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La Cina punta forte sul green. Quali saranno le conseguenze per l'Europa

Il plenum guidato da Xi Jinping ha messo la politica climatica al primo posto. Aspettiamoci una più assertiva "diplomazia climatica" cinese

La Cina punta forte sul green. Quali saranno le conseguenze per l'Europa
19 luglio 2024 | 19.00
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Mentre a Strasburgo Ursula von der Leyen conquistava il suo secondo mandato, a Pechino si concludeva la riunione plenaria del Comitato Centrale del Partito. I programmi per il futuro dei due blocchi convergono almeno sulla decarbonizzazione.

Tanto il discorso della presidente della commissione, quanto il comunicato finale del plenum cinese, hanno confermato che la transizione ecologica è ora il quadro e il motore degli investimenti e della politica industriale ed economica.

Nel dibattito, il presidente dei popolari europei Weber ha definito il Green Deal "fondamentale", Valerie Hayer, a capo dei liberali, ha affermato che il sostegno del gruppo dipendeva dall’ dall'agenda verde. I socialisti dicono di puntare a una transizione giusta.

Arvea Marieni, partner e board member di Brainscapital, nonché una degli esperti di Europe Direct alla Rappresentanza permanente d’Italia a Bruxelles, spiega all’Adnkronos: “Nel contesto della decarbonizzazione accelerata del sistema globale, sarà il Green Deal a stabilire il sistema di norme che accompagano e facilitano lo sviluppo delle grandi e piccole imprese europee, cui si promette come contropartita uno sforzo di semplificazione. Il tema della competitività verde è al centro dell'agenda della nuova Commissione. Intanto Pechino consacra la politica climatica al più alto livello di indirizzo politico. Per la prima volta nel comunicato finale del plenum è scritto che lo sviluppo cinese passa ormai dalla costruzione della “civiltà ecologica” messa da XI Jinping in costituzione nel 2018”.

“Di fronte a un ambiente internazionale grave e complesso e a compiti interni impegnativi e onerosi di riforma, sviluppo e stabilità”, si legge, la Cina persegue il consolidamento di un nuovo modello di sviluppo ecologico che diventa caratteristica chiave della modernizzazione del paese e mira a promuovere, atraverso la riduzione delle emissioni e dell'inquinamento, la crescita verde e la lotta contro il cambiamento climatico. Per la prima volta, l’agenda ambientale ha un ruolo così prominente, con resilienza e clima che diventano esplicitamente elementi della sicurezza nazionale.

Secondo Marieni, “si apre per Bruxelles una fase nuova, che vedrà una più assertiva diplomazia climatica cinese. Accanto all’elettrificazione, Pechino non mancherà di accelerare la ridefinizione delle regole di commercio internazionale, destinate a integrare stringenti standard tecnici e ambientali, così avviando una competizione verso il miglioramento delle tecnologie, dei prodotti e del consumo sui mercati globali. Così facendo, la Cina si predispone a rispondere colpo su colpo alle pressioni di USA e UE sulle tecnologie verdi. Un conflitto a tutto campo non conviene a nessuno”.

Ma la partita si giocherà su come i due blocchi finanzieranno il grande pacchetto di investimenti infrastrutturali e sociali necessari. Di certo gli sforzi cinesi verso la transizione si intensificheranno, e ciò potrebbe tradursi in un ulteriore rafforzamento del vantaggio delle grandi aziende statali cinesi nei nuovi settori.

“Le sfide sono le stesse per entrambi”, prosegue Marieni, “l’integrazione digitale, lo sviluppo dei servizi, la costruzione di infrastrutture moderne, migliorare la resilienza e la sicurezza delle catene industriali e di approvvigionamento. Le risposte si trovano nel miglioramento dell’istruzione, nella scienza, tecnologia, talenti, innovazione. E per entrambi, la sicurezza nazionale passa anche dal rafforzamento di eserciti e difesa. Ma l’innovazione corre nel paese asiatico, la nuova flotta di taxi elettrici a guida autonoma di Wuhan è attiva 24 ore al giorno e costa solo la metà di quelli con autista. Un modello di utilizzo dell’intelligenza artificiale per l’abbattimento delle emissioni nel trasporto”, conclude l’esperta.

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