"Siamo consapevoli della necessità di proteggere e ripristinare la diversità biologica, infatti, stiamo attuando il Quadro Globale per la Biodiversità attraverso l'adozione di una nuova Strategia Nazionale per la Biodiversità. Sosteniamo fortemente l'obiettivo '30by30': si tratta della conservazione e gestione efficace di almeno il 30% degli ecosistemi terrestri e delle acque interne e di almeno il 30% degli ecosistemi marini e costieri entro il 2030, attraverso reti di sistemi adeguatamente regolamentati di aree protette e altre misure di protezione. Secondo gli ultimi dati pubblicati dal Wwf, elaborati con le cifre fornite dalle Nazioni Unite, ad oggi nel mondo solo l'8,35% dei mari e il 17,5% delle terre emerse sono considerabili protetti". Ad affermarlo è Claudio Barbaro, il sottosegretario all’Ambiente e alla Sicurezza energetica che oggi alla Cop 16, in corso di svolgimento a Cali, in Colombia, durante la giornata conclusiva del Segmento di Alto Livello, ha tenuto il discorso nazionale, durante la plenaria.
In Italia, sottolinea, "abbiamo percentuali più alte, il 22% del territorio terrestre e poco più del 15% di quello marino. La nostra intenzione è quella di raggiungere il 30% delle aree protette a terra e in mare, per garantire la loro gestione efficace e per migliorare lo stato di conservazione degli habitat e delle specie. A tale scopo, l'Italia è fortemente impegnata nella protezione della biodiversità, come dimostra il costante impegno nella sottoscrizione di accordi di più varia natura, come quelli volti alla cooperazione, ad esempio nell’America Latina o nei piccoli Stati insulari ma non solo e l’intensa attività volta a favorire, a livello nazionale, le procedure di aumento delle aree marine protette e degli enti parco nazionali".