L'analisi dell'orqanizzazione agricola pubblicata dall'Adnkronos segnala danni devastanti dovuti anche alla cimice asiatica e l'aumento dei prezzi alla produzione, mentre per il vino l'aumento dell'escursione termica può migliorare il corredo aromatico.
Il caldo anomalo che sta regalando un invidiabile autunno agli italiani, i quali anche nello scorso weekend del ponte di Ognissanti hanno potuto godere del clima mite e di giornate soleggiate, preoccupa gli agricoltori da nord a sud. Ed è già allarme per la produzione di olio e, più in generale per le colture ortofrutticole, come evidenzia un'analisi di Coldiretti, pubblicata dall'Adnkronos. Infatti, con la raccolta delle olive entrata nel pieno, segnala Coldiretti, il caldo fuori stagione rischia di peggiorare ulteriormente una situazione che vede già un crollo della produzione del 30%. Le alte temperature possono, infatti, causare la cascola delle olive, e fare abbassare le rese, proprio nel momento in cui le piogge potrebbero aiutare la ripresa. Ma il caldo costringe anche gli ulivicoltori ad un aumento dei costi per refrigerare le olive raccolte in attesa di essere molite, preservandone la qualità.
Il caldo fuori stagione peraltro, sta allungando la fase di produzione di alcune colture ortofrutticole estive e accelerando la maturazione di quelle invernali, con l’effetto di un accavallamento dei calendari di maturazione. Il risultato è un eccesso di offerta al quale potrebbe poi seguire uno di scarsità. Ma le alte temperature favoriscono la permanenza nei campi anche degli insetti dannosi, a partire dalla cimice asiatica, con effetti devastanti per molte coltivazioni come i frutteti, le nocciole, i legumi, solo per citarne alcune. A preoccupare è poi il fatto che l'allungamento della fase vegetativa delle piante possa far ripartire le fioriture, con il pericolo di esporle ai danni di un prevedibile successivo abbassamento delle temperature.
Tuttavia, in controtendenza si respira una certa tranquillità per il vino: con la vendemmia ormai praticamente conclusa il caldo fuori stagione non crea problemi, anzi. L’aumento dell’escursione termica può aiutare la maturazione delle varietà più tardive, migliorandone il corredo aromatico.