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350 nuovi aerei e 300 milioni di passeggeri entro il 2034 : la ricetta del Ceo di Ryanair per l'Italia

350 nuovi aerei e 300 milioni di passeggeri entro il 2034 : la ricetta del Ceo di Ryanair per l'Italia
17 settembre 2024 | 15.45
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Si prospetta come un anno da incorniciare questo 2024 per Ryanair. Non solo l’apertura di dieci nuove rotte invernali che collegheranno l’aeroporto di Milano Malpensa ad Atena, Budapest, Parigi, Fuerteventura, Cracovia, Maiorca, Marrakech, Rzeszow, Tallin e Reggio Calabria, e un nuovo velivolo in arrivo per la W24 al Silvio Berlusconi, che aumenterà così il traffico del 10%, facendo sfiorare la cifra dei 4,5 milioni di passeggeri, ma anche un incremento totale dei voli dell’8% in tutta Europa, che ha permesso di raggiungere il traguardo dei 200 milioni di passeggeri trasportati. Certo le tariffe sono più basse, ma così “portiamo più passeggeri ad un prezzo inferiore, così i nostri clienti fanno un affare migliore” ha affermato il Ceo di Ryanair, Michael O’Leary, intervistato da Adnkronos. Nel trimestre di giugno le tariffe “sono scese del 15% e pensavamo che in quello di settembre sarebbero calate del 10% o più, ma ora ci rendiamo conto che caleranno tra il 5 e il 9% anche se non lo sapremo con precisione fino a dicembre. Dati validi soprattutto per il Bel Paese, uno dei mercati di punta per la lowcost irlandese e dove cresce più rapidamente.

O’Leary ha obiettivi ben definiti per il futuro e non li nasconde: “Abbiamo prezzi più bassi dei nostri competitor – ha spiegato -. Compagnie come Wizzair e Easyjet si ritirano da alcuni aeroporti perché non possono competere con noi. Il futuro del viaggio lowcost è Ryanair, nei prossimi dieci anni cresceremo del 50%”. La strategia di Ryanair è semplice ma vincente: biglietti a prezzi competitivi grazie al costante aumento di posti disponibili, così da essere sempre competitiva sul mercato. L'ordine di 350 nuovi velivoli fatto da Ryanair a Boeing sarà un ulteriore vettore di sviluppo che permetterà alla compagnia di passare dai 200 milioni di passeggeri di quest'anno a 300 milioni entro il 2034. Uno schema dove l’Italia la giocherà da padrone, ma solo se l’esecutivo Meloni decicerà di abolire l’addizionale municipale in tutti gli aeroporti, come già hanno fatto il Friuli-Venezia Giulia e la Calabria. “Questo permetterà di passare da 60 milioni di passeggeri a oltre 80 milioni” ha sottolineato l’ad.

Per raggiungere questo ambizioso obiettivo, Ryanair ha acquistato 350 nuovi aerei dal colosso americano Boeing che verranno consegnati da qui al 2034, anche se l’azienda sta vivendo un periodo nero, tra gli strascichi dei disastri del modello 737 Max e lo sciopero in corso nei loro stabilimenti che ha bloccato la produzione. "Spero che i primi 50 velivoli che abbiamo ordinato vengano consegnati entro i prossimi 12 mesi – ha aggiunto O’Leary - Poi aspetteremo i rimanenti 300 nel periodo che va dal 2027 al 2034". La possibilità di cambiare fornitore di velivoli non è stata presa in considerazione, anzi, “è impossibile, non ci sono altri supplier. O è Airbus o è Boeing”. "Boeing ha ordini fino al 2031 e Airbus fino al 2032 – ha spiegato O'Leary - quindi anche se volessimo cambiare non è possibile perché nessuna delle due aziende ha spazi disponibili".

L’ad si ha poi definito “un’ottima notizia” l’acquisizione di Ita Airways da parte di Lufthansa, così “se perderà ulteriori soldi non saranno i contribuenti italiani a dover pagare”. O’Leary è sicuro che il colosso tedesco farà “un buon lavoro” alla guida di Ita, facendo una previsione su quanto accadrà nel prossimo futuro, ovvero “un aumento delle tariffe e dei voli verso i due principali hub tedeschi, Monaco e Francoforte”. "Per questo motivo non cresceranno di molto le rotte internazionali dall'Italia”, ma Ryanair la vede come ennesima opportunità di accrescere le proprie quote sul mercato nostrano, vista l’apertura di molti più spazi per voli a tariffe più basse. Non è però dato sapersi se ci sarà l’opportunità di acquisire nuovi slot, che si verificherà nell’eventualità per cui "Volotea o Easyjet si sposteranno”. “Se Easyjet muoverà qualche aereo dall'aeroporto Marco Polo di Venezia o da Malpensa, potremo certamente crescere in questi due hub".

Ryanair punta poi a proseguire la proprio collaborazione con l’aeroporto di Milano-Bergamo Orio al Serio, l’hub della compagnia più grande d’Italia che vanta numeri da capogiro: 14 milioni di transiti solo quest’anno. Una cifra che è però destinata a calare del 5% visto che la low cost sposterà alcuni velivoli dal Caravaggio verso Trieste e Reggio Calabria. “Il traffico calerà di poco, ma siamo già in contatto coi vertici dell’aeroporto per rinnovare l’accordo – in scadenza nel 2028 – fino al 2034 per continuare a farlo crescere”. Il futuro dei viaggi economici sembra proprio essere nelle salde mani della compagnia irlandese che intende andare all-in sul Bel Paese.

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