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Draghi a Genova: "Coraggio genovesi ci mostra come ripartire dopo tragedia"

"Il mio auspicio è che lo stesso spirito di rinascita possa continuare a pervadere tutta l’Italia negli anni cruciali che abbiamo davanti"

Draghi a Genova:
09 febbraio 2022 | 11.49
LETTURA: 5 minuti

"La storia recente di Genova - e il coraggio dei genovesi - ci mostrano soprattutto come ripartire dopo una tragedia. Penso a quanto successo dopo il crollo del Ponte Morandi. Voglio esprimere di nuovo la vicinanza del governo e mia personale ai familiari delle 43 vittime, ai feriti, ai loro cari. Oggi, come quattro anni fa, il loro dolore è il nostro dolore. E voglio ringraziare la struttura commissariale, le autorità locali, il senatore Renzo Piano e tutti coloro che sono stati coinvolti nell’opera di ricostruzione. Un esempio di collaborazione, rapidità, concretezza che è diventato un modello". Così il premier Mario Draghi intervenendo a Genova, nel saluto alle istituzioni a Palazzo San Giorgio subito dopo la visita al porto.

"Il mio auspicio è che lo stesso spirito di rinascita che oggi vediamo a Genova possa continuare a pervadere tutta l’Italia negli anni cruciali che abbiamo davanti" sottolinea il presidente del Consiglio. "Far crescere l’area portuale di Genova - rimarca - vuol dire scommettere sul potenziale di questa città. Sulla capacità del nostro Paese di essere protagonista nel Mediterraneo e nel mondo. Vuol dire creare occupazione e nuove opportunità per i giovani. E dimostrare che interventi di questa portata possono essere realizzati nel rispetto dell’ambiente e andare di pari passo con il miglioramento dei servizi per i cittadini. Per una città ancora più vivibile e sempre più vicina al mare. 'Genova sempre nuova, vita che si ritrova', scriveva il poeta Giorgio Caproni nel suo celebre tributo alla città".

PNRR - Nel suo intervento Draghi si sofferma sul Pnrr. "L’Italia è diciannovesima al mondo per tempi e costi associati alla logistica, anche a causa degli oneri burocratici e dei ritardi nello sviluppo digitale. Dobbiamo abbattere questi ostacoli, per cogliere a pieno i vantaggi offerti dall’aumento degli scambi commerciali" dice il presidente del Consiglio.

"In particolare, intendiamo ampliare le infrastrutture, per accogliere un traffico sempre maggiore - prosegue il premier - Vogliamo migliorare la connessione tra porti, reti stradali, ferrovie, per far fronte alla concorrenza degli altri porti mediterranei e di quelli nord-europei. Accelerare la digitalizzazione di tutta la catena logistica, per favorirne la flessibilità e ridurre le inefficienze. E semplificare i procedimenti amministrativi per agevolare i flussi. Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza ci consente di investire in progetti di lungo termine e migliorare la sostenibilità ambientale e sociale delle nostre infrastrutture".

"Nel caso del Porto di Genova - illustra poi Draghi - impieghiamo 500 milioni per la nuova diga foranea, per consentire l’accesso a navi di nuova generazione, rafforzare la sicurezza, facilitare le manovre. Semplifichiamo le procedure per la pianificazione strategica e riformiamo le regole per le concessioni. Investiamo nell’alta velocità e nel potenziamento del nodo ferroviario di Genova – un cantiere già avviato. I lavori sono in corso anche per quanto riguarda il 'Terzo Valico', un investimento da 7,4 miliardi di euro per velocizzare i collegamenti con il nord Italia e il resto d’Europa. Sempre con il PNRR, procediamo con l’elettrificazione delle banchine, per ridurre l’inquinamento atmosferico e acustico di tutta l’area. Tutte queste misure creeranno nuove opportunità di lavoro per migliaia di persone nell’intera Regione".

"Sul viadotto Genova-San Giorgio e sulle strade che vanno verso il porto transitano ogni anno centinaia di migliaia di tir e automobili. Se si escludono i passeggeri locali, dal porto di Genova passa più del 10% delle persone in transito nei porti italiani – 3,5 milioni nel 2019. Soltanto nel 2020, sono transitate 44 milioni di tonnellate di merci. Il sistema portuale di Genova e Savona è il primo in Italia per traffico di container da e verso terra, con un terzo del totale nazionale. Nel complesso, questi flussi generano ogni anno 10 miliardi di valore aggiunto e danno lavoro a più di 30 mila persone - 120 mila se consideriamo l’indotto" evidenzia il premier.

"La velocità e l’efficienza dello scalo portuale sono fondamentali per le nostre esportazioni e per l’intero settore produttivo. Oggi, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, insieme al Programma Straordinario, ci consentono di rendere il Porto di Genova ancora più competitivo e sicuro. È un investimento sulla città, e sull’industria regionale e nazionale", rimarca Draghi.

"Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza appartiene a tutti gli Italiani. Dobbiamo portarlo avanti con unità, fiducia, determinazione - dice il premier - Lo scorso anno abbiamo raggiunto tutti gli obiettivi previsti. Lo stesso accadrà anche quest’anno. È una questione di serietà – verso i cittadini, e i nostri partner europei. Ed è una questione di affidabilità – perché la crescita sostenuta, equa, sostenibile è il miglior custode della stabilità".

"Un’Italia affidabile, fiduciosa nelle proprie straordinarie capacità; un’Italia dei giovani e delle donne; un’Italia che non dimentica i deboli e protegge gli anziani; un’Italia dove c’è spazio per il futuro. Questa è l’Italia per cui lavoro, per cui tutti noi dobbiamo batterci. Perché la storia d’Italia passa da tutti noi", sottolinea il premier.

BOLLETTE - Draghi parla anche del caro bollette. "Il governo non dimentica il presente e il presente oggi ci fa vedere una realtà caratterizzata dalle difficoltà che famiglie e imprese hanno per i prezzi dell'energia elettrica. Volevo utilizzare questa circostanza per dire che il governo sta preparando un intervento di ampia portata nei prossimi giorni" dice il presidente del Consiglio.

DRAGHI ALLA RADURA DELLA MEMORIA - Il premier si è poi recato alla Radura della Memoria, lo spazio allestito sotto il nuovo Ponte San Giorgio in ricordo delle 43 vittime del crollo del Morandi. Un momento di preghiera è stato officiato dall'Arcivescovo di Genova, Monsignor Marco Tasca.

Alla Radura della Memoria c'è stato l'incontro tra il premier e i familiari delle vittime. Un minuto di silenzio e poi il cordoglio davanti alla targa che ricorda le 43 vittime del crollo del 14 agosto 2018. Nella preghiera dell'Arcivescovo di Genova non è mancato il riferimento all'accertamento delle responsabilità della tragedia che ha sconvolto l'intero Paese: "Ti preghiamo con forza per fare luce sulla verità".

La madre di Mirko Vicini, l'operaio di 30 anni che quel giorno perse la vita, schiacciato dalle macerie del Ponte, ha donato a Draghi un libro con la storia delle vittime del Ponte Morandi. Da parte del presidente del Consiglio parole di conforto e un caloroso abbraccio alla donna.

VISITA DRAGHI AL TERZO VALICO FERROVIARIO - Ultima tappa della visita a Genova del premier, il cantiere del Terzo valico ferroviario. Qui, in pettorina gialla, Draghi si è mostrato impressionato dai lavori: "Accidenti, è una città", ha detto accennando un sorriso dietro la mascherina bianca. Poi, tra gli applausi di ingegneri e operai, si è complimentato con le maestranze: "Complimenti, bravissimi, veramente impressionante...".

(dall'inviata Ileana Sciarra)

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