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Opere d'arte contemporanea mai viste dai depositi del Maxxi in 'Fuori Tutto'

Nuovo allestimento in esposizione dal 28 giugno 2023 al 25 febbraio 2024. Collaborazioni con l'Istituto Centrale per il Restauro e Sapienza Università di Roma

Antonella Polimeni, Bartolomeo Pietromarchi,  - Francesca Capanna e Lorenza Baroncelli
Antonella Polimeni, Bartolomeo Pietromarchi, - Francesca Capanna e Lorenza Baroncelli
27 giugno 2023 | 17.23
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Opere inedite in mostra al Maxxi. Inaugura domani, mercoledì 28 giugno, il nuovo allestimento della collezione del museo di arte contemporanea che sarà in esposizione fino al 25 febbraio 2024. La mostra è stata concepita come un deposito aperto con un focus sulle acquisizioni degli ultimi cinque anni con le opere, per la maggioranza non ancora esposte, di oltre cinquanta artisti, architetti e fotografi, dai grandi maestri alle giovani generazioni. Lo scopo è mettere in mostra la vitalità della scena creativa contemporanea. All'interno ci sono due omaggi agli artisti recentemente scomparsi, molto vicini al museo, Gianfranco Baruchello e Alberto Garuti. Di quest'ultimo verrà allestita a settembre una grande opera sul tetto del Maxxi.

"Abbiamo sperimentato un nuovo modo di allestire la collezione - spiega Bartolomeo Pietromarchi, direttore Maxxi Arte - L'idea dei depositi aperti è stata presa per vedere le opere in modo inconsueto e spontaneo ed è collegata al progetto del Grande Maxxi, che sarà costruito nei prossimi anni proprio qui a fianco, si baserà sull'idea di depositi aperti e laboratoriali". Nel concept è prevista anche la creazione di archivi intelligenti e di un polo di eccellenza per il restauro del contemporaneo. La mostra anticipa questi obiettivi nel progetto 'In Restauro' nella Galleria Gianferrari (4 luglio al 3 novembre) che consente di osservare i restauratori al lavoro su due importanti opere della collezione permanente del museo: 'Sternenfall' di Anselm Kiefer (1998, aperto al pubblico dal 4 al 22 settembre 2023) e a seguire 'Il Processo' di Rossella Biscotti (2010). L'intervento conservativo su Kiefer è effettuato da docenti e studenti dell'Istituto Centrale per il Restauro (Icr). "Collaboriamo col Maxxi da tanti anni e in modo strutturato dal 2019 - aggiunge Francesca Capanna, direttrice della Scuola Alta Formazione Roma Istituto Centrale per il Restauro di Roma. Il progetto prevede una serie di appuntamenti in cui verranno aperti i cantieri di restauro di altre opere della collezione museale.

Il Maxxi ha anche collaborato con Sapienza Università di Roma per 'Atlante Sapienza', un percorso fotografico datato 2022 di cinque autori (Iwan Baan, Antonio Biasucci, Silvia Camporesi, Marina Caneve, Carlo Valsecchi) dedicato alla città universitaria, progettata negli anni Trenta da Marcello Piacentini con un gruppo di architetti tra cui Giuseppe Pagano, Giovanni Michelucci e Gio Ponti. "Un allestimento che credo sarà di grande ispirazione per tutti, per i più giovani in particolare - dichiara Antonella Polimeni, magnifica rettrice Sapienza Università di Roma. L'allestimento è immaginato come una mostra nella mostra in cui i progetti si snodano in continuo dialogo visivo tra loro, dimostrando la diversità di rappresentazione di uno stesso luogo.

"E' la prima mostra che inauguro, lo faccio con grande emozione e grande senso di responsabilità - Lorenza Baroncelli, direttore Maxxi Architettura - perché ho ereditato la collezione dal lavoro straordinario che ha fatto Margherita Guccione, che mi ha preceduto, e che ha permesso a questa istituzione di distinguersi". La mostra è frutto del lavoro del Dipartimento di Architettura ed è stata curata da Pippo Ciorra, Laura Felci ed Elena Tinacci, da Simona Antonacci della sezione Fotografia, e da Bartolomeo Pietromarchi, direttore Maxxi Arte. Si articola in cinque spazi: Galleria 1, Galleria 3, Videogallery, Archive Wall e Sala Claudia Gianferrari.

Nella Galleria 1 al piano terra c'è la scultura di luce 'Senza saperlo la notte immaginava il giorno' di Marcello Maloberti, 'La città sale' di Elisabetta Benassi realizzata per il Maxxi L'Aquila e il grande arazzo 'Ocean, Mother and Life di Abdoulaye Konaté. Nello spazio successivo c'è la gigantesca installazione video 'Masbedo Protocol no. 90/6', 'Incontri in luoghi straordinari' della giovane Giulia Crispiani, le due grandi tele di Mario Schifani 'Inventario' e 'Veduta con segnale animale' (quest'ultima mai esposta prima). Ci sono anche le installazioni 'Produttivo' di Giorgio Anderotta Calò, 'On the corner where we stand' di Patrick Tuttofuoco al fianco di opere di maestri come Jannis Kounellis, Fabio Mauri e Michelangelo Pistoletto della collezione Maxxi. Alla fine del piano terra ci sono le luci della stella a cinque punte realizzata con lampeggianti di auto della polizia 'Where Angels Fear to Tread' di Kendell Geers, le corde di pianoforte sospese di Rosa Barba nell'installazione 'No - Orchestra con nastro' e 'L'Osservatore Nascosto' di Carola Bonfili creato con il sostegno di Meta, che ha fornito il visore Vr per permettere allo spettatore di immergersi in un corpo esterno virtuale.

Nella Galleria 3 al piano superiore ci sono i progetti di Giorgio Grassi, il cui intero archivio, esposto per la prima volta al pubblico, è entrato nel 2021 nelle Collezioni di Architettura del Maxxi, e le celebri foto della serie 'I Travestiti' di Lisetta Carmi. Lungo la navata c'è il mosaico di oltre 100.000 francobolli che evoca il pavimento di San Marco a Venezia, 'Greetings from Venice' di Elisabetta Di Maggio, poi 'Mare Vostrum' di Nicolò Degiorgis e 'Disam (Mechanized) II' di Pedro Reyes, un'orchestra di strumenti musicali assemblati con varie componenti di armi da fuoco, e infine le foto di 'Atlante Sapienza'. Il braccio vetrato della galleria accoglie 'La Processione Mistica', un'opera fotografica lunga più di 7 metri fatta da Valentina Vannicola per il progetto sul Purgatorio dantesco, presentato assieme a video, disegni, materiali di lavoro, abiti e accessori. Questa seconda sezione termina con una zona completamente dedicata alle nuove acquisizioni della Collezione di Architettura con Demogo, Matilde Cassani e Francesca Torzo.

Nella Videogallery al pianterreno dietro alla caffetteria del museo ci sarà per tre mesi una rassegna video di grandi artisti italiani e internazionali - tra cui Jennifer Allora & Guillermo Calzadilla, Yuri Ancarani, Ila Bêka & Louise Leomine, Cao Fei e Tomaso De Luca - che compiono un viaggio nel tempo, dai miti del passato alle trasformazioni del presente indicando un futuro più inclusivo e sostenibile con un nuovo equilibrio tra uomo e natura. Nella lobby del museo attende invece il visitatore l'Archive Wall 'Time Source - Dalle fonti all'opera, dall'opera alle fonti' che introduce la mostra 'Fuori Tutto' attraverso una selezione di fonti d'archivio che svelano i processi di concepimento dell'opera e la sua migrazione nel corso del tempo. A completare la mostra un ricco programma di incontri con artisti e architetti (tra i quali Giorgio Andreotta Calò, Rosa Barba ed Elisabetta Di Maggio), quattro appuntamenti per visitare in esclusiva i depositi del Maxxi guidati dal team del Museo e un calendario di attività per bambini e famiglie. Per tutte le informazioni consultare maxxi.art

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