Fresco di stampa il romanzo, edito da Feltrinelli, esce otto anni dopo "La sposa giovane"
Un western metafisico, così è definito il nuovo romanzo di Alessandro Bariccom che torna alla narrativa con "Abel" edito da Feltrinelli, a otto anni di distanza da "La sposa giovane". "Avevo mani d’avorio, ai tempi, tutti i pistoleri ce l’hanno. Ora le guardo, sono piene di sole e rigate dal lavoro. Mi piacciono, sono mie" racconta il protagonista dell'opera. Ha ventisette anni, Abel, quando diventa leggenda, dopo avere messo fine a una rapina sparando simultaneamente con due pistole contro obiettivi diversi. Un colpo detto 'il Mistico', che solo pochi sono in grado di mettere a segno con la sua precisione.
Di professione fa lo sceriffo di una cittadina di un Ovest immaginario ed è innamorato di Hallelujah Wood, una donna avvolta da un mistero, mani piccole e labbra orientali. Anche lei lo ama: ogni tanto parte senza che lui sappia dove va; "passiamo senza fermarci, è inteso così", dice, ma poi torna sempre da lui. La madre di Abel, invece, anni prima se n’è andata per non tornare più. Ha preso i quattro cavalli migliori e ha lasciato lui, i fratelli e la sorella al loro destino.
Con questa prova Baricco dà vita a un romanzo che è una storia spirituale, sapienziale e, al tempo stesso, un western dove la scrittura è geometrica e il racconto visionario. Nato a Torino nel 1958 e laureato Filosofia con una tesi in Estetica, sin dagli inizi si fa ispirare dall'amore per la musica e per la letteratura, che attraverseranno la sua attività di saggista e di divulgatore culturale, di regista per il teatro e di interprete, anche televisivo. (segue)
Baricco esordisce con "Il genio in fuga. Due saggi sul teatro musicale di Gioacchino Rossini" (Il Melangolo, 1988; Einaudi, 1997), seguito da "Castelli di rabbia" (Rizzoli, 1991; Universale Economica Feltrinelli, 2007), suo primo romanzo, Premio Selezione Campiello e Prix Médicis Étranger: un'autentica rivelazione nel panorama della letteratura italiana che ottiene il consenso di critica e pubblico.
Seguono Oceano Mare (Rizzoli, 1993; Universale Economica Feltrinelli, 2007), Premio Viareggio e Premio Palazzo al Bosco; il monologo teatrale Novecento (Feltrinelli, 1994) da cui Giuseppe Tornatore trae il film La "Leggenda del pianista sull'oceano"; "Seta" (Rizzoli, 1996; Fandango Libri, 2007), portato sullo schermo da François Girard con una produzione e un cast internazionali, "City" (Rizzoli, 1999; Universale Economica Feltrinelli, 2007) e "Senza sangue" (Rizzoli, 2002 da cui la graphic novel in "Feltrinelli Comics", 2019, con Tito Faraci e Francesco Ripoli).
Tra i saggi, "L'anima di Hegel e le mucche del Wisconsin "(Garzanti, 1993); "Barnum. Cronache del Grande Show" (Feltrinelli, 1995) raccoglie articoli comparsi su ‟La Stampa” e "Barnum 2. Altre Cronache del Grande Show" (Feltrinelli, 1998) con gli articoli di ‟la Repubblica”; del 2002 "Next. Piccolo libro sulla globalizzazione e sul mondo che verrà". In tv condurrà le trasmissioni culturali "L'amore è un dardo" sulla lirica, e "Pickwick" dedicata ai libri. Il più recente saggio è "The Game (Einaudi, 2018). Nel 1994 ha ideato e fondato la Scuola Holden a Torino, di cui è preside.