Nasce il Latium Wine Festival, la prima piattaforma per i vini del Lazio per scoprire e valorizzare un territorio dal carattere unico e dalla tradizione importante che oggi punta alla sostenibilità. Il Lazio è una regione ricca di eccellenze del vino. Ma a livello nazionale e ancor di più a livello internazionale i vini del Lazio non vengono ancora percepiti nel loro carattere e nella loro identità territoriale. Per questo nasce la piattaforma che si presenta al pubblico con due eventi su piattaforma digitale, il 20 e 21 novembre.
Presentazione, talk, degustazioni si accompagnano a un importante workshop sulla 'Sostenibilità', tema chiave nella strategia di produzione delle cantine del Lazio e fonte di innovazione di processi e prodotti. A questo primo appuntamento di scoperta dei terroir del Lazio aderiscono 14 aziende particolarmente rappresentative del territorio. Da Casale del Giglio, Le ferriere Latina, Ômina Romana, Velletri, Roma, San G, dunque, il debutto piattaforma a cui ha contribuito un autorevole comitato scientifico a cui prendono parte tra gli altri, anche Alessandro Scorsone, Riccardo Velasco, Attilio Scienza, Daniela Scrobogna.
La due giorni digitale costituisce un vero e proprio “kick off” a cui seguiranno nel 2021 gli eventi sul territorio e all’estero, il primo dei quali a Londra nel giugno 2021. Il Latium Wine Festival è ideato da Sabina Minutillo Turtur, esperta di comunicazione, Gelasio Gaetani d’Aragona, persona di riferimento nel mondo del vino internazionale, e Vienna Eleuteri Held, studiosa della sostenibilità. L’arrivo dell’autunno coincide, dunque, con l’avvio di un ricco programma di iniziative volte a promuovere una nuova Età dell’Oro per il Lazio e i suoi vini, all’insegna della sostenibilità. Con il Latium Wine Festival, nasce una piattaforma di eventi e comunicazione digital per conoscere e fare riconoscere il Lazio come territorio del vino.
Una rete di iniziative volte a creare uno sguardo di insieme su una regione che ancora non viene percepita con il suo pieno e vero carattere. Wine Festival intende promuovere il Laz, secondo l'auspicio dei suoi organizzatori, come regione capace di diventare 'brand' e promuoversi attraverso la propria produzione enologica (come il Piemonte e la Toscana) e partire da questo appuntamento per un rilancio in chiave internazionale.
"Il Lazio è uno dei pochi territori nel mondo del vino che è ancora da comunicare e ciò ne acuisce il fattore 'unexpected' e conseguentemente la attrattività verso il pubblico internazionale", commenta Sabina Minutillo Turtur, ideatrice del LWF insieme a Gelasio Gaetani D’Aragona, personalità di riferimento internazionale nel mondo del vino, e Vienna Eleuteri Held, scienziata della sostenibilità. Latium Wine Festival si presenta al pubblico internazionale nel 2020 con un doppio appuntamento su piattaforma digitale. Il 20 novembre presentazione, talk e degustazioni, il 21 novembre 2020 in programma 'La Sostenibilità', workshop partecipativo.
"Dal primo momento in cui abbiamo cominciato a lavorare al LWF mi sono reso conto di quanto i vini del Lazio possano riservare emozioni sorprendenti per il loro terroir inespresso a tutti gli esperti e agli appassionati del vino nel mondo - racconta Gelasio Gaetani d’Aragona - Si tratta di una nuova avventura per me, una sfida in tempo di pandemia globale spinto dall'amore per la mia terra, per il teatro, la danza, la vita. Solo così, forse, salveremo il mondo".
La vite è presente fin dall’antichità nel territorio laziale. Eppure oggi il vino del Lazio è poco conosciuto, e lo stesso si può dire per il territorio. Offuscato in parte da Roma ma non solo, il Lazio non ha ancora trovato una modalità per dare risalto alle bellezze che 'custodisce'. Luoghi, monumenti, dimore, parchi d’eccellenza, litorali, studiati ed ammirati in tutto il mondo.
Il Latium Wine Festival si propone di riempire questo gap, accendendo i riflettori su uno dei più interessanti, e allo stesso tempo disconosciuti, effetti in atto tra i produttori di vini del Lazio. Il 'rinnovamento', riscontrabile in una effervescenza di iniziative legate al vino che porteranno la regione ad essere il punto di riferimento per la sostenibilità e la chiave di ispirazione per chi studia il terroir del futuro.
Il progetto ha via via aggregato un pool di esperti, confluiti nel comitato scientifico, tra cui Alessandro Scorsone, Riccardo Velasco, Attilio Scienza, Pier Giacomo Sottoriva, Daniela Scrobogna, Mario Gaeta, Luca Boccoli, Floriana Risuglia, Claudia Meo, decisi a unire le proprie forze per lanciare il vino del Lazio in modo sistemico e comunicarne la ricchezza, il tessuto culturale, storico, archeologico e paesaggistico e allo stesso tempo l’innovazione imprenditoriale che oggi lo caratterizza.
La due giorni digitale costituiscono solo un inizio. Gli eventi sul territorio avranno luogo in cinque location esclusive, integreranno il racconto del vino con performance artistiche, musica, teatro, live painting, allo scopo di attrarre pubblico internazionale ed incentivare il turismo di qualità) ed eventi di presentazione all’estero, di cui il primo sarà a Londra nel giugno 2021.