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Zuccalà: "nanotecnologie e IA per rivitalizzare agricoltura"

Sabrina Zuccalà
Sabrina Zuccalà
18 novembre 2024 | 09.40
LETTURA: 2 minuti

“L'idea di integrare tecnologie avanzate, come la nanotecnologia, l'intelligenza artificiale (IA) e la blockchain, con le pratiche agricole tradizionali è una risposta alle sfide contemporanee. Nell'attuale contesto socio-economico, dove molte aree agricole sono rimaste abbandonate, nasce un ambizioso progetto che pone al centro la terra, fondamento della nostra esistenza. L'Italia, con le sue straordinarie caratteristiche geografiche, si presenta come un crocevia ideale per lo sviluppo agricolo, grazie a un clima favorevole che permette una varietà di produzioni”. A dirlo Sabrina Zuccalà presidente del laboratorio internazionale di nanotecnologie “4ward360”. “Questo approccio – prosegue Zuccalà - valorizza il potenziale dei giovani e il loro legame con i territori di appartenenza, promuovendo l'innovazione e rivitalizzando le comunità locali in un'ottica di sviluppo sostenibile e inclusivo. Il progetto si propone di stimolare una nuova era di crescita in cui la tecnologia diventa strumento di valorizzazione delle risorse naturali. La nanotecnologia migliora l'efficienza delle risorse agricole, l'intelligenza artificiale consente un monitoraggio in tempo reale delle colture, mentre la blockchain garantisce trasparenza e tracciabilità nella filiera alimentare. I nanomateriali, materiali e dispositivi a scala nanometrica, migliorano l’efficienza delle risorse utilizzate in agricoltura, come acqua, fertilizzanti e pesticidi. Questi materiali possono essere progettati per rilasciare nutrienti in modo mirato, riducendo gli sprechi e l’impatto ambientale".

"L’intelligenza artificiale consente l’analisi di grandi quantità di dati provenienti da sensori, droni e altre tecnologie per monitorare in tempo reale la crescita delle colture e le condizioni ambientali. Questo permette agli agricoltori di prendere decisioni informate, ottimizzando le pratiche agricole e migliorando i rendimenti", dice.

"La blockchain consente di registrare transazioni in modo sicuro e trasparente, creando un registro immutabile delle informazioni. Grazie alla tracciabilità, gli agricoltori possono seguire ogni fase della produzione, aumentando la trasparenza della filiera alimentare e consentendo ai consumatori di conoscere l’origine dei prodotti- conclude -In sintesi, l’integrazione della nanotecnologia, dell’intelligenza artificiale e della blockchain non solo potenzia l’agricoltura di precisione, ma promuove anche una filiera agricola più sostenibile, trasparente e resiliente, contribuendo così a risolvere le sfide legate alla sicurezza alimentare e alla sostenibilità ambientale. Attueremo una riconversione di terreni agricoli abbandonati in spazi produttivi e sostenibili. Verranno create opportunità lavorative per le nuove generazioni ed integreremo tecnologie avanzate come i nanomateriali per migliorare produttività e tracciabilità. Punteremo sul coinvolgimento attivo dei giovani attraverso formazione workshop e hackathon. Con valorizzazione della storia e della cultura locale come strumenti di marketing. Il nostro punto di forza sarà quello di creare Hub Innovativi per favorire la collaborazione tra giovani e imprenditori. In conclusione, questo progetto non solo rappresenta un'opportunità di riqualificazione per territori abbandonati, ma anche un'occasione per innovare e valorizzare la storia agricola del nostro paese. La sinergia tra tradizione e innovazione potrà generare un impatto positivo sul tessuto economico, sociale e imprenditoriale, contribuendo a costruire un futuro sostenibile e prospero”.

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