Al momento la situazione è tornata alla calma
Tensioni all'università Sapienza di Roma tra collettivi di sinistra e polizia. Gli studenti di Azione universitaria stavano svolgendo un volantinaggio davanti alla facoltà di Economia quando i collettivi di sinistra hanno tentato di raggiungerli ma sono stati intercettati e contenuti dalla polizia. Al momento la situazione è tornata alla calma.
Il ministro dell'Università e della ricerca, Anna Maria Bernini, secondo quanto apprende l’Adnkronos, è in continuo contatto con la rettrice de La Sapienza, Antonella Polimeni, per essere aggiornata sugli episodi di violenza avvenuti in ateneo. Il ministro, tramite la rettrice stessa, ha espresso vicinanza all'addetto alla vigilanza rimasto ferito negli scontri dei giorni scorsi.
Il ministro Bernini, sempre secondo quanto si apprende, ha anche sentito telefonicamente il prefetto di Roma, Lamberto Giannini, ringraziandolo per lo sforzo delle forze dell'ordine impegnate nei servizi a La Sapienza e in tutte le Università interessate da episodi di violenza. Il Ministro ha chiesto al prefetto di essere costantemente aggiornato sulle situazioni più critiche. Ieri, a margine dell'Assemblea Crui a cui ha partecipato, il ministro ha espresso la più netta condanna a qualsiasi forma di violenza e prevaricazione.
I ragazzi di Azione Universitaria dopo le tensioni di ieri hanno scelto la facoltà di economia per la loro assemblea pubblica e lo striscione che richiama la libertà di partecipare alle elezioni studentesche. E hanno accusato la Rettrice Antonella Polimeni “connivente, che continua a non prendere decisioni e lascia fuori i nostri ragazzi dall’università”.
“Fuori i rossi dall’università” hanno scandito con il megafono, accusando i collettivi di sinistra di riportare “quel clima che noi pensavamo che fosse finito 30 o 40 anni fa, e che si ripresenta ancora oggi con una veste forse un po’ meno rossa ma di sicuro non meno violenta. L’abbiamo visto in questi giorni: ieri è stato uno scenario terribile è stato uno scenario da guerra civile ma noi possiamo permettere che dentro l’università la più grande d’Europa per numero di studenti ci siano ancora scene che fanno intimorire, figlie degli anni di piombo”.
L'assemblea ha voluto “ribadire il nostro diritto a partecipare non solo alle elezioni ma anche ad accedere liberamente a tutti gli spazi, e di poter organizzare gli eventi. Ad esistere e vivere l'università come tutte le altre associazioni in un clima democratico”, ha detto Giacomo Mollo, il presidente di Azione Universitaria all’Università La Sapienza di Roma. “Siamo l'unica lista di centro destra all'interno di questo ateneo, non siamo neofascisti e lo dimostrano i simboli con il quale concorriamo liberamente e democraticamente, portando un nostro programma e una nostra proposta di università. Chi vuole impedire chiudendoci la bocca con la violenza di dire la nostra - ha concluso - sono altri”.