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Sicurezza, nasce 'National security hub': condividere know-how per nuove sfide

Sicurezza, nasce 'National security hub': condividere know-how per nuove sfide
12 dicembre 2023 | 14.09
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National Security Hub nasce come luogo di discussione in cui rappresentanti istituzionali, del mondo della difesa, diplomatici, accademici e manager affrontano i temi più rilevanti riguardanti la sicurezza nazionale e internazionale attraverso la condivisione del loro know-how per affrontare le nuove sfide della nostra epoca tra cui la crescente presenza di attori con elevate capacità d’attacco, la sofisticatezza delle minacce cibernetiche e la pervasività delle tecnologie connesse alla rete.

L’evento, svoltosi lo scorso 6 dicembre, patrocinato da Commissione Europea Rappresentanza in Italia, Ministero della Difesa, Ministero dell’Interno, Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale e RAI e supportato da Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane, Fincantieri, Jaguar Land Rover e Cybersecurity Italy Foundation, ha visto la partecipazione di oltre 30 relatori di alto profilo selezionati tra rappresentanti istituzionali, manager di aziende leader del settore, giornalisti e accademici impegnati sul tema. Il dibattito, moderato da Barbara Carfagna, giornalista Rai, si è sviluppato in tre panel tematici sui temi di: educazione alla cybersicurezza e le Pmi nell’era digitale; implementazione dell’Ia nel comparto della difesa nazionale; ransomware, minacce ibride ed equilibri geopolitici.

Sono intervenuti, tra gli altri: Bruno Frattasi, Direttore Generale dell’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale; Sen. Stefania Craxi, Presidente della III Commissione Affari esteri e Difesa del Senato; Sen. Roberto Menia, Vicepresidente Commissione Affari Esteri e Difesa del Senato; Ivano Gabrielli, Direttore Polizia Postale; Paolo Atzeni, Direttore Struttura di missione per lo sviluppo di capacità e competenze Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale; Daniele Alì, Senior Vice President Cyber Security Fincantieri; Generale Antonio Mancazzo, Comandante del Nucleo Speciale Tutela Privacy e Frodi Tecnologiche della Guardia di Finanza; Ten. Col. Vincenzo Ingrosso, Capo Ufficio Sviluppo Tecnologico del Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri; Matteo Macina, Vicedirettore del Comitato Tecnico Scientifico della Cyber Security Italy Foundation; Luca Nicoletti, Direttore Servizio Programmi industriali, tecnologici, di ricerca e formazione Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale; Cosimo Accoto, Tech Philosopher, Research Affiliate & Fellow (Mit), Adjunct Professor (Unimore), Startup Advisor & Instructor; Luciano Violante, Presidente Fondazione Leonardo; Gianluca Galasso, Direttore Servizio Operazioni Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale; Francesco Morelli, Head of Cyber & Information Security Gruppo FS; Maria Rosa Taddeo, Research Oxford Internet Institute; Marco Ramilli, Esperto di sicurezza Informatica, specializzato in Malware Analysis e sistemi di evasione.

Daniele Alì, Senior Vice President Cyber Security Fincantieri: “Gran parte del tessuto produttivo italiano è formato da piccole e medie imprese a cui servono le competenze e gli strumenti tecnologici necessari per affrontare un panorama di minacce cyber sempre più complesso. In questo scenario, proteggere la propria Supply Chain per Fincantieri non è solo una necessità di business, ma anche una responsabilità che abbiamo nel contribuire alla protezione del Sistema Paese. Stiamo rafforzando le partnership strategiche con i nostri maggiori fornitori di tecnologia e in generale con la filiera dell’innovazione tecnologica, in particolare con le startup nazionali, allo scopo di creare soluzioni di cyberesilienza sui prodotti navali, che esportiamo in tutto il mondo”. Francesco Morelli, Head of Cyber & Information Security Gruppo FS: “La Zero Trust Strategy, grazie al suo continuo processo di verifica dell'identità, dell'autorizzazione e della sicurezza di ogni utente e dispositivo che cerca di accedere alle risorse di rete, rappresenta un approccio moderno per tutelare ‘by design’ infrastrutture e dati; insieme ad una efficace azione di Cyber Security Awareness, che rende tutto il personale la prima linea di protezione cyber per l'azienda, è sicuramente un potente strumento di difesa dalle minacce ibride".

Matteo Macina, Vicedirettore del Comitato Tecnico Scientifico della Cyber Security Italy Foundation: “La formazione cyber deve essere considerata un investimento e non un costo, occorre creare e diffondere una cultura della sicurezza informatica partendo dai più giovani. Formare ragazzi e ragazze, ma anche docenti, in una materia così decisiva deve essere prioritario in ciascun percorso scolastico. Solo così saremo in grado di arrivare preparati per sventare le future e sempre più frequenti minacce digitali. Dobbiamo rafforzare l’alleanza su questi temi tra mondo dell’impresa e istituzioni con un approccio strategico, sinergico e tempestivo, sviluppando una cultura nuova con esperti e competenze specifiche; il mercato della cybersecurity ha bisogno di professionisti altamente qualificati per raggiungere l’obiettivo di un innalzamento della sicurezza delle organizzazioni private, delle pubbliche amministrazioni, dei privati cittadini, e del sistema Paese tutto. È essenziale promuovere corsi obbligatori di educazione al digitale già dalle scuole medie e superiori, realizzati grazie alla collaborazione pubblico-privato con l’obiettivo finale a cui ambire è quello di includere la sicurezza informatica nell’offerta formativa".

"La Cyber Security Italy Foundation, la prima fondazione italiana no profit in ambito cibernetico, sentiamo forte la responsabilità in tal senso. Abbiamo terminato il Primo Progetto Pilota di Diffusione della cultura della Cyber Sicurezza nelle Scuole di Secondo Grado iniziato a ottobre 2023 svolto in affiancamento con la presenza di operatori della Polizia Postale e della Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale con l’obiettivo di sensibilizzare gli studenti sull’importanza della cyber sicurezza e fornire conoscenze di base e competenze pratiche in materia. Dobbiamo dare i giusti strumenti ai nostri giovani che, ben formati e qualificati, andranno un domani a difendere gli asset strategici dell’Italia con competenza e notevoli abilità tecniche. Investire nella formazione oggi significa investire nella sicurezza del Paese domani per renderlo sempre più competitivo e attrattivo”, conclude Macina.

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