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Roma, 25 edicole storiche rischiano di sparire dal centro

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27 febbraio 2025 | 19.04
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Mentre il Governo pensa a misure in aiuto delle edicole, settore in crisi già da anni, a Roma alcuni punti vendita di quotidiani potrebbero presto scomparire dal centro. A rischio sono ben 25 chioschi risultati 'non compatibili' con le normative dell'amministrazione municipale in previsione della stesura del Piano del Commercio 2025. Significa, in sostanza, che tali attività non saranno inserite nel bando Bolkenstein. I bandi per il riordino delle concessioni saranno invece possibili per un altro centinaio di edicole del centro storico. L'opera di ottimizzazione, nell'ambito della mappatura del commercio su strada, su cui è impegnato il I Municipio, in alcuni casi prevede solo piccoli aggiustamenti (lavori sul marciapiede o sede stradale) non toccando comunque la postazione del chiosco; in altri casi invece riguarderà una riduzione e/o spostamento di qualche metro dell'attività.

Delle 25 edicole che rischiano la rimozione, qualora non venissero trovare soluzioni alternative, alcune sono un punto di riferimento dei residenti del centro, come quelle di piazza Navona (5 Lune), piazza Trilussa, Piazza Colonna (Palazzo Chigi). Nell'elenco ci sono le edicole di via Venti Settembre/S. Susanna, piazza dei 500 (Cavour), via De Petris, via Boncompagni, via Cavour, via del Babuino, via del Tritone 152, via del Vantaggio, via Giolitti (Gioberti), via Giolitti (Mamiani), via Mario de Fiori, via Merulana (San Giovanni), via Nazionale (Boschetto), via Nazionale (Mazzarino), via dei Modelli, via Sora, viale Aventino, vicolo Doria, piazzale degli Eroi, via delle Grazie, via Giulio Cesare (Colonna) e via Giulio Cesare 171.

"Il Piano del commercio? La lettera che, come organizzazioni sindacali del settore, abbiamo ricevuto è già una mappatura che definisce quali edicole resteranno e quelle che saranno delocalizzate o chiuse, quindi per noi quel piano è come se già ci fosse. Dopodiché, ci sarebbe da capire come verranno assegnate le nuove concessioni di suolo, per l'esattezza con quali criteri se ad oggi le linee guida del Ministero sono ancora in discussione. La scelta di una via autonoma da parte dell'Amministrazione potrebbe aprire una stagione di ricorsi in conseguenza di una eventuale contrapposizione tra la normativa statale e quella locale", commenta all'Adnkronos Ermanno Anselmi, coordinatore nazionale della Fenagi - Federazione nazionale Giornalai, tra i destinatari della lettera inviata dal I Municipio ai sindacati sul tema delle edicole.

Anselmi ricorda che le concessioni di suolo per gli operatori di commercio sono in essere fino al 31 dicembre 2025 e "non possono essere toccate", ma entro l'anno devono comunque uscire i bandi di gara. "Vediamo quali saranno i criteri, bisogna ora ragionare anche su quel numero di edicole giudicate 'incompatibili'", evidenzia Anselmi.

"Oggi il mercato della vendita dei prodotti di carta è in grande difficoltà, una vera e propria debacle negli ultimi 30 anni: siamo passati da una vendita di 10 milioni di copie al giorno di quotidiani al circa un milione di oggi. Le misure annunciate dal Governo in aiuto alle edicole sono sicuramente un segnale d'attenzione, anche se riteniamo che le risorse - 17 milioni -potrebbero non essere sufficienti per i 25mila punti vendita italiani. Al momento, comunque, valutiamo l'interesse positivamente. Attendiamo ora il Dpcm", conclude Anselmi.

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