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Nuovo nomenclatore tariffario, torna il dialogo tra Uap e ministero Salute

Incontro al dicastero, Mariastella Giorlandino 'sono sicura che nascerà una collaborazione'

 (Photo by ARIANA DREHSLER / AFP)
(Photo by ARIANA DREHSLER / AFP)
12 luglio 2024 | 17.06
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Riparte il dialogo, con un clima più sereno, tra il ministero della Salute e l'Uap, l'Unione nazionale ambulatori, poliambulatori, enti e ospedalità privata, sul tema del nuovo nomenclatore tariffario per la specialistica ambulatoriale e protesica che entrerà in vigore dal primo gennaio 2025 dopo le proroghe. Oggi si è tenuto al ministero della Salute un tavolo di confronto tra le due parti. Alla riunione hanno partecipato i rappresentanti del ministero, il direttore generale della Programmazione Americo Cicchetti; per l’Agenas, Antonietta Guerrieri, per l’Uap la presidente Mariastella Giorlandino, il professor Maurizio Simmaco dell’ospedale Sant’Andrea, Valter Rufini di FederAnisap e Elisa Interlandi di Anmed. "Oggi ha prevalso il buon senso – ha sottolineato Giorlandino che ha consentito di comprendere che l’unica soluzione per la sanità italiana è garantire l’efficienza e la qualità dei servizi sanitari erogati a tutela della salute degli italiani, in quanto unica possibilità per garantire una reale medicina di precisione".

L’Uap "ringrazia il ministro della Salute, Orazio Schillaci, per l’attenzione dimostrata per la tutela della qualità dei servizi, dell’appropriatezza dei costi e della salute dei cittadini italiani". "Da oggi – continua Giorlandino – sono sicura che nascerà una collaborazione con il ministero della Salute, che aprirà alla programmazione di progetti innovativi di qualità volti a salvare la vita di persone in difficoltà che soffrono di varie patologie".

L’Uap ha partecipato in rappresentanza di tutte le associazioni di categoria degli ambulatori e poliambulatori privati autorizzati e privati accreditati, che rappresentano 95mila strutture sanitarie private capillarmente distribuite su tutto il territorio nazionale, che occupano oltre 350.000 dipendenti, "tutte coese e compatte nel rappresentare unitariamente l’intera categoria a livello nazionale per sostenere unitariamente la necessità di erogare servizi sanitari di qualità a tutela della salute dei cittadini", conclude la nota Uap.

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