"Se il 31 dicembre dovesse entrare in vigore il nomenclatore i costi per Ssn diventerebbero insostenibili"
L'Uap, Unione nazionale ambulatori, poliambulatori, enti e ospedalità privata, che rappresenta più di 27.000 strutture sanitarie a livello nazionale, chiede "chiarimenti sul taglio effettuato in sanità ai rimborsi delle prestazioni, per avere un'informazione chiara ed univoca su un argomento che invece, al momento, desta perplessità e confusione. Ed infatti - osserva - a ben vedere, i conti non tornano tra quanto è stato stanziato dalla Ragioneria dello Stato ed i tagli che sono stati disposti per tariffe che erano ferme da 26 anni. Esemplificando, è come se da una torta con 10 spicchi improvvisamente ne siano stati realizzati 20: è' chiaro che diminuiscono i costi", sottolinea l'Uap.
"Per questo - prosegue - abbiamo chiesto un incontro al presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, che ha sempre avuto a cuore la salute degli italiani, per avere i dovuti chiarimenti. Perché se il 31 dicembre dovesse entrare in vigore il nuovo nomenclatore tariffario - avverte l'Uap - i costi della sanità diventerebbero insostenibili, con la drammatica conseguenza dell'aumento delle patologie tumorali e l'impossibilità di poter continuare ad erogare servizi sanitari accreditati. Il tutto a danno dei cittadini, che ne pagheranno le conseguenze".