Per l'entomologo Nugnes del Cnr "l'igiene rappresenta uno strumento di prevenzione fondamentale"
La cimice è più diffusa. Poi ci sono gli acari, più conosciuti, le più rare pulci, le piccole vespe che accompagnano i tarli del legno in stanze con travi o arredi antichi e persino coleotteri, in presenza di situazioni di disagio estremo. Senza parlare di funghi e muffe. Sono diversi gli ospiti indesiderati e indesiderabili dei nostri letti, oltre alla cimice salita all''onore' delle cronache dopo gli allarmi in Francia e, a casa nostra, le segnalazioni a Milano. A fare il quadro all'Adnkronos Salute è l'entomologo Francesco Nugnes, dell'Istituto per la protezione sostenibile delle piante del Cnr di Portici (Napoli).
"La cimice dei letti è effettivamente più diffusa e in questo periodo ne abbiamo avuto la prova: si è 'meritata' anche molte pagine di giornali", ricorda Nugnes. Ma a infestare i giacigli "ci possono essere anche gli acari, aracnidi cugini dei ragni, che possono causare con le loro punture escoriazioni sulla pelle e allergie nelle persone sensibili la loro presenza". Anche in questo caso, come per le cimici, "un'igiene piuttosto elevata rappresenta uno strumento di prevenzione fondamentale. E in presenza di forti 'colonizzazioni', bisogna necessariamente rivolgersi a specialisti di disinfestazioni che intervengono con metodologie e prodotti mirati. Attualmente è particolarmente efficace, per esempio, l'azoto liquido, che può essere usato, però, solo da tecnici autorizzati e specializzati".
La presenza degli acari, prosegue l'esperto, "può essere legata anche a materassi o cuscini in lana, che, per essere utilizzati in sicurezza, dovrebbero sempre essere adeguatamente trattati". A far sospettare la presenza di questi minuscoli e invisibili 'ragni' possono essere "pelle arrossata o piccoli ponfi" ossia un rigonfiamento circoscritto della pelle. Alla diffusione di cimici e acari "contribuisce sicuramente il comportamento, che si riscontra in alcune città, di recuperare vecchi arredi o addirittura materassi buttati via, ma poi portati in altre case, diffondendo così l'infestazione. Quando invece si va in un albergo che non conosciamo, il consiglio è guardare gli angoli dei materassi per vedere se ci sono piccole macchie scure (tracce delle feci di cimici) che denotano la presenza di eventuali infestazioni". In casi più limitati, legati sempre ad una scarsissima igiene, "possiamo trovare pulci nel letto, anche se questi insetti hanno necessità del corpo dell'ospite su cui vivere - precisa l'entomologo - mentre cimici e acari vivono in prossimità dell'uomo".
Con situazioni estreme, di forte disagio, "in letti dove si ha l'abitudine di mangiare e dove possono esserci residui di cibo carneo, è possibile trovare anche dei coleotteri che mangiano carne o che attaccano anche pellicce. Ma si tratta di condizioni davvero al limite", puntualizza Nugnes. Un caso più particolare è quello di una piccola vespa, scleroderma domestica, che può trovarsi sui letti di case dove ci sono travi o grandi mobili di legno. "Se ci sono i tarli del legno - avverte l'esperto - può esserci un parassita del tarlo, una vespina che ha l'aspetto di una formica, e che in alcuni casi può cadere sul letto e pungere l'uomo". Infine, "sempre a causa di una cattiva igiene e manutenzione del letto, anche muffe e funghi possono trovare rifugio su materasso, coperte e lenzuola. Ma questo è un altro campo", conclude Nugnes.