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'No al bullismo', al via la campagna di Gay Help Line con il sostegno della Regione Lazio

Dallo spot di Gay Help Line
Dallo spot di Gay Help Line
17 ottobre 2024 | 14.42
LETTURA: 3 minuti

Al via la campagna 2024 di Gay Help Line 800 713 713 e la chat Speakly.org, realizzata grazie al supporto della Regione Lazio. Il servizio di Gay Help Line ha anche il sostegno di Unar - Presidenza del Consiglio, Comune di Roma, fondi 8x1000 dell’Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai, Chiesa Valdese e donazioni di aziende e privati. La campagna è strutturata in due spot e mira a far riflettere sugli effetti della discriminazione omobitransfobica nella vita quotidiana delle giovani persone Lgbt+ e di altre età. Nel primo spot viene raccontato il classico gioco della bottiglia, in cui una ragazza che ha un orientamento sessuale e una identità di genere vicini alla comunità Lgbt+ viene lasciata da sola quando è il suo turno. Nel secondo spot, invece, ci si trova a una tipica festa di compleanno fra adolescenti, in cui al festeggiato viene data una lettera di auguri, ma con scritte di scherno, evidenziando come l'omobitransfobia possa infiltrarsi anche nei momenti di festa.

"Lo spot è stato realizzato in occasione del diciottesimo anno di servizio della Gay Help Line e mostra esempi delle storie di chi quotidianamente chiama il numero verde 800 713 713 o scrive al servizio Speakly, chat che consente il servizio tramite app o sito web speakly.org anonimamente, grazie anche alla collaborazione dell'Oscad (osservatorio contro le discriminazioni di polizia e carabinieri)", dichiara per Gay Help Line Marina Marini del direttivo di Gay Center.

"Il servizio riceve ogni anno circa 20mila contatti da tutta Italia, e cresce sempre più la percentuale di utenti che utilizzano il contatto tramite la App Chat Speakly.org, in particolare tra i giovani, che chiedono aiuto contro l'omotransfobia. Quest’anno abbiamo deciso di proporre un focus su momenti adolescenziali che dovrebbero essere felici, come una festa di compleanno o una serata tra amici, purtroppo non sempre è così. Tra i più giovani il rischio di essere bullizzati per il proprio orientamento sessuale e/o identità di genere, di essere esposti a derisione ed esclusione è ancora troppo alto. Ed è per questo che invitiamo a contattare il nostro servizio che assiste giovani e persone Lgbtqia+ in tutta Italia", aggiunge Marina Marini.

"Sosteniamo con convinzione questo importante presidio i cui servizi contro le discriminazioni verso le persone Lgbt+ sono un valore aggiunto per il nostro territorio. La Regione Lazio, infatti, si impegna costantemente nella lotta contro ogni forma di discriminazione e violenza, comprese quelle legate all’orientamento sessuale e all’identità di genere, perché nessuno dovrebbe mai sentirsi solo e abbandonato", evidenzia Francesco Rocca, presidente della Regione Lazio.

La campagna pubblicitaria realizzata grazie alla Regione Lazio vedrà presente lo spot e i suoi derivati in Tv, sulla stampa, in radio, sui social network, sui cartelloni stradali e sugli autobus Cotral. L’obiettivo è quello di essere visibili su ogni mezzo in modo trasversale per dar modo di ricordare a chiunque lo veda che, in situazioni di difficoltà per la propria identità di genere o il proprio orientamento sessuale, può contare su persone altamente formate pronte a dare aiuto.

Da anni, infatti, Gay Center offre supporto alle persone Lgbt+ vittime di omobitransfobia tramite i canali di contatto come la Gay Help Line 800 713 713 e la app Chat Speakly.org, arrivando ad ospitare coloro che ne hanno più bisogno nelle case-famiglia del Network Refuge Lgbt+.

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