“Minacce in ambiente ibrido. Strategie di disinformazione nell’Africa Subsahariana per incentivare l’immigrazione e favorire la destabilizzazione di Paesi target”, è questo il titolo del progetto di ricerca vinto dal gruppo di lavoro Ura Hub (Unitus Research and Analysis Hub) dell’Università degli Studi della Tuscia di Viterbo e finanziato dalla Farnesina. Uno degli obiettivi dell’indagine empirica è quello di fare luce sulle dinamiche della disinformazione in contesti geopolitici fragili, focalizzandosi, nello specifico, sul ruolo strategico delle tecnologie di intelligenza artificiale generativa nei nuovi scenari di hybrid warfare informativa.
Durante l’evento sono stati condivisi obiettivi di ricerca e basi metodologiche, maturate anche alla luce di precedenti tavoli di confronto istituzionale e scientifico.
La giornata ha rappresentato un momento significativo per consolidare il dialogo tra istituzioni, accademia e società civile, e testimonia l’impegno del Maeci nel promuovere strumenti di analisi e prevenzione in un contesto globale sempre più interconnesso. L’evento è stato moderato da Roberta Rizzo di Rainews e ha visto la partecipazione del Senatore Borghi quale componente del Copasir e dell’onorevole Billi quale capogruppo della Commissione Affari Esteri. Il Progetto, coordinato da Alessandro Sterpa, si integra in un’ampia attività di lavori scientifici sui temi della sicurezza ai quali l’Ateneo già dedica un dottorato e diversi corsi di laurea in scienze politiche. Per il gruppo di ricerca, al completo, hanno relazionato Alessandro Sterpa (Università della Tuscia) Livio Calabresi (Università di Milano) Silvia Sassi (Università di Firenze) Michele Zizza (Università di Viterbo).