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Migranti, via libera a nuove norme: chi arriva illegalmente fino a 18 mesi nei Cpr

Meloni: "Centrodestra unito, serietà governo ha portato Ue su nostre posizioni". Ancora sbarchi a Lampedusa. Francia: "Non accoglieremo nessuno"

Migranti - (Afp)
Migranti - (Afp)
18 settembre 2023 | 09.44
LETTURA: 6 minuti

Ok del Consiglio dei ministri oggi, 18 settembre, alle nuove misure per la gestione dei flussi di migranti verso l'Italia. Tra le misure, l'allungamento fino a 18 mesi dei tempi di trattenimento nei Centri di permanenza per i rimpatri di chi entra illegalmente in Italia.

"Desidero esprimere grande soddisfazione per la compattezza e per il grande lavoro di squadra di tutto il governo per far fronte all’emergenza immigrazione e per trovare soluzioni concrete alla forte pressione esercitata dai flussi di immigrati irregolari sulle nostre coste", ha detto la premier nel corso del Cdm. "È la conferma che, su questi temi, come su tantissimi altri, tutto il centrodestra ha la stessa visione e che tutti lavorano nella stessa direzione, a dispetto di quello che si legge e si tenta di raccontare in questi giorni", ha sottolineato. "La serietà e la credibilità di questo governo hanno fatto sì che, a differenza di quello che accadeva in passato, la Commissione Europea e buona parte delle Nazioni europee si sono schierate sulle stesse posizioni italiane".

Per Giorgia Meloni "il Piano in dieci punti presentato ieri a Lampedusa dalla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen è, per certi versi, sorprendente, perché perfettamente in linea con quel cambio di paradigma che questo governo ha sostenuto fin dal suo insediamento e che ora si è affermato a livello europeo. E che prevede di difendere i confini esterni dell’Unione europea e fermare a monte i trafficanti di esseri umani e l’immigrazione illegale di massa". "'Decidiamo noi chi entra in Europa, non i trafficanti di esseri umani'. Sono parole pronunciate ieri a Lampedusa dalla von der Leyen, sono parole che abbiamo più volte pronunciato io, Matteo, Antonio e noi tutti. Questa frase può essere considerata il sunto della nuova visione che si è affermata in Europa grazie all’Italia".

FINO A 18 MESI NEI CPR, NUOVI COSTRUITI LONTANO DA CENTRI ABITATI

"Oggi in Consiglio dei ministri ci apprestiamo a varare alcune misure molto importanti. Porteremo una modifica del termine di trattenimento nei Centri di permanenza per i rimpatri di chi entra illegalmente in Italia, che verrà alzato al limite massimo consentito dalle attuali normative europee: 6 mesi, prorogabili per ulteriori 12, per un totale di 18 mesi", ha detto Meloni, nel corso del Cdm. "Quindi tutto il tempo necessario - ha spiegato - non solo per fare gli accertamenti dovuti, ma anche per procedere con il rimpatrio di chi non ha diritto alla protezione internazionale. Il limite di trattenimento per i richiedenti asilo è già oggi di 12 mesi e non verrà modificato ma diventerà effettivo grazie alla realizzazione dei necessari centri di permanenza per chiunque sbarchi illegalmente in Italia, richiedenti asilo compresi".

"Inoltre - ha reso noto - daremo oggi mandato al Ministero della Difesa di realizzare nel più breve tempo possibile le strutture per trattenere gli immigrati illegali. Anni di politiche immigrazioniste hanno fatto sì che oggi, in Italia, siano pochissimi i posti disponibili nei Cpr. I nuovi Cpr che verranno realizzati dovranno essere in località a bassissima densità abitativa e facilmente perimetrabili e sorvegliabili. Non si creerà ulteriore disagio e insicurezza nelle città italiane".

"È mia intenzione, inoltre, portare e approvare la settimana prossima in Consiglio dei ministri un nuovo decreto in tema di immigrazione e sicurezza con ulteriori norme necessarie a risolvere piccole e grandi criticità legate all’immigrazione illegale di massa. Penso, ad esempio, alla questione dei minori non accompagnati. Il nostro obiettivo è tutelare i veri minori per evitare, come accade ora, che con una semplice autocertificazione chiunque possa essere inserito nei circuiti rivolti ai minori". "Non solo eludendo le norme sull’immigrazione, ma anche a discapito di chi minore lo è veramente. Stiamo lavorando, e inseriremo nel prossimo decreto, delle norme per prevedere dei canali differenziati per donne, bambini e under 14, ai quali sarà garantita ogni tutela", ha sottolineato. "Inoltre, in accordo con il ministro Tajani, saranno convocati gli ambasciatori di quei Paesi che rappresentano le più consistenti nazionalità dichiarate al momento dello sbarco dagli immigrati sulle nostre coste. L’Italia chiederà loro la massima collaborazione per l’immediato rimpatrio degli irregolari, rappresentando che, sulle altre questioni di reciproco interesse, offrirà loro il medesimo grado di collaborazione ricevuta sul tema immigrazione", ha concluso sul tema.

DARMANIN: "FRANCIA NON ACCOGLIERÀ MIGRANTI ARRIVATI A LAMPEDUSA"

Intanto, mentre continuano senza sosta gli sbarchi la Francia fa sapere che non accoglierà i migranti arrivati a Lampedusa. Oggi il ministro degli Interni francese Gerald Darmanin è a Roma dove ha incontrato il capo del Viminale Matteo Piantedosi.

''La Francia non accoglierà'' i migranti arrivati a Lampedusa, ha chiarito a Europe 1 il ministro Darmanin. ''La Francia non si prepara ad accogliere una parte dei migranti" arrivati sull'isola siciliana, ha precisato. Di fronte a questa situazione, "la Francia aiuterà l'Italia a preservare i suoi confini per impedire alla gente di arrivare", ha spiegato Darmanin su Europe 1. ''Per chi è arrivato in Italia dobbiamo applicare le regole europee, che abbiamo adottato qualche mese fa'', ha detto Darmanin, aggiungendo che ''consistono nel fare richiesta di asilo alla frontiera''.

Il ministro degli Interni ha poi proseguito: ''Una volta che vengono presentate le richieste di asilo alla frontiera, si vede che gran parte di questi richiedenti non hanno diritto all'asilo e devono tornare immediatamente nei loro Paesi di origine''. Invece, "se ci sono richiedenti asilo aventi diritto, che sono perseguitati per motivi evidentemente politici, si tratta ovviamente di rifugiati e in questi casi la Francia, come ha sempre fatto, può accogliere queste persone", ha affermato Darmanin, aggiungendo che "la Francia sta già facendo la sua parte".

"Costruttivo e amichevole incontro al Viminale con il Ministro dell’Interno Francese Gérald Darmanin: visione comune di intenti e prospettive di azioni congiunte in vista del prossimo Consiglio Affari Interni e Giustizia previsto a Bruxelles. Francia e Italia unite per una cooperazione concreta per combattere il traffico di esseri umani", ha scritto su X il Viminale dopo l'incontro.

"A Roma incontro di lavoro con il mio omologo italiano Matteo Piantedosi. La Francia è al fianco dell’Italia nella lotta ferma contro l’immigrazione irregolare - ha scritto Darmanin - La soluzione non può che essere europea. Ci stiamo lavorando su richiesta di Emmanuel Macron".

IN CORSO TRASFERIMENTI DA LAMPEDUSA

Ancora sbarchi a Lampedusa. Sono 1.454 i migranti presenti all'hotspot mentre è in corso il trasferimento di 190 migranti verso Porto Empedocle a bordo della nave di linea Cossyra.

IN TUNISIA IN 24 ORE ARRESTATI 1.200 IRREGOLARI DIRETTI IN ITALIA

Nelle ultime 24 ore, le unità di sicurezza tunisine hanno arrestato 1.200 persone di diverse nazionalità che intendevano attraversare illegalmente il Mediterraneo verso l'Europa, secondo quanto riferito dalla stazione radio privata Mosaique FM. L'operazione ha riguardato la provincia sud-orientale di Sfax, a quanto riferito da Houcemeddine Jbabli, portavoce della Guardia Nazionale tunisina, secondo cui sono finiti in manette anche diversi organizzatori delle traversate per mare e sono state sequestrate imbarcazioni di legno. La provincia di Sfax è un importante punto di partenza per gli immigrati irregolari, che di norma scelgono l'isola di Lampedusa, a solo 80 km dalle coste tunisine, come prima tappa del loro viaggio in mare verso l'Italia.

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