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La lotta al Fentanyl comincia in classe: circolare Mim per sensibilizzare su rischi

Costarelli (Presidi): "Percorso utile per mettere in guardia da rischio" - Affinita (Moige): "Prevenzione Fentanyl importante per nostri figli, serve sforzo trasversale"

La lotta al Fentanyl comincia in classe: circolare Mim per sensibilizzare su rischi
28 settembre 2024 | 13.37
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La scuola dichiara guerra al Fentanyl, farmaco impiegato nella cura del dolore ma da tempo diffuso anche sul mercato illegale che si sta diffondendo tra i giovani. Più potente delle morfina, nell'Unione Europea nel 2021 ha ucciso 137 persone, secondo i dati dell’Osservatorio europeo delle droghe e delle tossicodipendenze. Data la pericolosità di questa sostanza, il ministero dell'Istruzione e del Merito ha deciso di scendere in campo inviando alle scuole secondarie una circolare a firma del capo dipartimento del Mim, Carmela Palumbo. Nel documento il ministero evidenzia "l'esigenza di svolgere all'interno delle scuole attività di informazione, formazione e sensibilizzazione circa i rischi derivanti dalla recente diffusione della circolazione e dell'utilizzo illegale di fentanyl. Anche se in Italia non è ancora emergenza, è necessario non trovarsi impreparati nel prevenire l'utilizzo di questa pericolosa sostanza".

Ricordando che il governo ha adottato il 'Piano nazionale contro l'uso improprio di fentanyl e di oppioidi sinteitci', il Mim ha voluto "fornire a tutti i docenti interessati elementi informativi di base circa le caratteristiche e i rischi derivanti dall'uso improprio di tali sostanze", allegando anche delle schede che "possono costituire strumento di supporto nell'ambito dell'educazione alla salute, per sensibilizzare e responsabilizzare gli studenti su questa pericolosa sostanza".

La circolare del Mim raccoglie il favore dei dirigenti scolastici: "Quello del fentanyl è un argomento di cui si parla da tempo purtroppo, le dipendenze sono una criticità importante nel periodo della crescita, quando si propongono ai giovani modelli negativi il rischio che cadano nella dipendenza dalle sostanze è molto alto", afferma all'Adnkronos Cristina Costarelli, presidente dell'Associazione nazionale presidi Lazio. "Ci sono sostanze che all'inizio vengono presentate come innocue - continua Costarelli - con l'idea che poi si può smettere quando si vuole, invece il contrasto a questo utilizzo è fondamentale. Quindi percorsi che vanno in questa direzione sono utili, in alcune scuole sono già stati adottati".

"Come genitori siamo molto preoccupati per l'esplosione del Fentanyl, che è devastante e che purtroppo è anche a buon mercato. Crediamo che su questo tutti gli agenti educativi a partire dai genitori, poi la scuola e anche il mondo dello sport come anche il mondo religioso con gli oratori, debbano assolutamente fare qualcosa, impegnarsi uniti in questa lotta", dice all'Adnkronos Antonio Affinita, direttore del Moige (Movimento italiano genitori). Si tratta, osserva, di "una sfida fondamentale per la salute dei nostri figli. Una sfida che non dobbiamo perdere e che deve essere affrontata in maniera trasversale, senza ideologie e per questo obiettivo sono necessarie maggiori risorse. Dobbiamo anche essere più forti sul piano comunicativo perché sono ancora troppi i messaggi subdoli che vengono veicolati via social su queste nuove sostanze pericolose", conclude Affinita. (di Giselda Curzi)

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