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Bimba morta a Giugliano, viaggiavano in 4 su una Smart: denunciata anche la madre

Domenica arrestato il compagno della donna che era alla guida dell'auto senza patente: rischia fino a 7 anni. Molto delicata anche la posizione della donna dal punto di vista legale

Il luogo dell'incidente  - (Fotogramma)
Il luogo dell'incidente - (Fotogramma)
26 agosto 2024 | 11.01
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La madre della bimba di 8 anni, morta domenica nell'incidente stradale avvenuto a Giugliano Campania (Napoli), è stata denunciata in stato di libertà per omicidio stradale. L'auto, una Smart Fortwo, sulla quale viaggiavano in 4, si è ribaltata.

Alla guida del mezzo, senza patente, c'era il compagno della donna che è stato arrestato, la piccola vittima viaggiava in braccio alla madre senza cintura mentre la sorella 16enne, rimasta ferita, viaggiava stipata nel piccolo vano posteriore dell'auto.

L'uomo rischia una condanna fino a 7 anni. Anche la madre della piccola si trova in una posizione molto delicata dal punto di vista legale. “Il conducente che era alla guida senza patente né assicurazione rischia certamente una condanna alta, ci sono almeno due aggravanti specifiche” spiega all’Adnkronos l’avvocato Cesare Piraino, legale della famiglia di Camilla Romagnoli, la 16enne morta investita con la sua amica Gaia Von Freymann nell'incidente stradale avvenuto nella notte tra il 21 e il 22 dicembre 2019 a Corso Francia a Roma.

“La responsabilità maggiore è certamente dell’uomo che era alla guida ma anche la mamma, nonostante la tragedia personale, rischia, in particolare per non aver messo le cinture di sicurezza – spiega il legale – Certo, sui giudici avrà un peso il dramma di questa donna, costretta a vivere con il senso di colpa, ma il pm invocherà certamente la sua responsabilità. Il codice della strada infatti prevede l’obbligo per chi deve sorvegliare i minori di far loro indossare le cinture”. Su un’eventuale condanna della mamma però “sarà valutata anche la situazione personale, che potrebbe indurre i giudici a concedere il patteggiamento, così come le attenuanti generiche, che potrebbero far scendere la pena al di sotto dei due anni” conclude Piraino.

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