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Incendi Sicilia, dichiarato lo stato di crisi e di emergenza regionale

Le stime di Regione e protezione civile: centinaia di edifici distrutti o danneggiati, migliaia gli evacuati, danni per oltre 60 milioni di euro. Brucia il Palermitano, sindaco: "Origine dolosa"

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26 luglio 2023 | 10.31
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Incendi in Sicilia, il governatore Schifani ha dichiarato lo stato di crisi e di emergenza regionale e richiesto al governo nazionale il riconoscimento dello stato di emergenza per i roghi e l’eccezionale ondata di calore sull'Isola. La decisione è stata presa nel corso di una seduta straordinaria della giunta convocata appositamente dal presidente della Regione a Palazzo d’Orleans. Sono centinaia, secondo una prima stima fornita dalla Regione Sicilia, gli edifici, le infrastrutture e gli impianti di servizi generali (viari, elettrici, telefonici, fognari e di rifiuti) distrutti o danneggiati dagli incendi. Migliaia le persone evacuate, anche solo precauzionalmente, di cui un centinaio non può rientrare nelle abitazioni e necessita di sistemazioni alternative.

Secondo una primissima stima della Protezione civile siciliana, inoltre, i roghi che negli ultimi due giorni hanno devastato oltre cento Comuni hanno causato oltre 60 milioni di euro di danni. A questi bisogna aggiungere gli oltre 200 milioni di euro, quantificati dagli Ispettorati provinciali dell’Agricoltura, per l’eccezionale ondata di calore e gli altri danni, in fase di determinazione, per la distruzione di produzioni e strutture agricole a seguito degli incendi.

BRUCIA IL PALERMITANO

Continua intanto a bruciare il Palermitano. Dopo la giornata di ieri in cui gli incendi si sono susseguiti senza sosta, questa mattina le squadre dei vigili del fuoco sono ancora a lavoro ad Alimena, Alimenusa, Altofonte, Piana degli Albanesi e a Palermo, nella zona di via Messina Montagne. Brucia ancora la discarica di Bellolampo dove, come richiesto ieri dal sindaco di Palermo Roberto Lagalla, dalle prime ore di questa mattina sta operando anche un canadair. Sembra invece migliorata la situazione a Monreale, San Martino delle Scale, Capaci e Cinisi.

"Rispetto all'emergenza siamo in una fase di regressione, ma il quadro generale mi lascia preoccupato. Riscontriamo ancora qualche focolaio boschivo sulla provincia e sono ancora in corso voli antincendio su Bellolampo", ha detto il sindaco di Palermo Roberto Lagalla intervenendo a Sky Tg24, spiegando che "si riscontrano ancora qualche situazione di difficoltà sulla rete elettrica che ha subito alcuni danni, oltre a sovraccarichi, ma Enel sta provvedendo. L'ospedale Cervello è stato messo in sicurezza fin da subito, è stato sgomberato solo il reparto oncologico non tanto per il rischio diretto legato all'incendio quanto per la sua vicinanza la centrale del gas ad ossigeno. Credo che si sia fatto un buon lavoro anche se crisi come questa evidenziano la necessità di un potenziamento dell'organico dei vigili del fuoco".

Secondo Lagalla "una pluralità di focolai, come quella degli ultimi giorni, non può che essere in molti casi di origine dolosa . Il caldo e il vento hanno solo accelerato e facilitato la scelleratezza degli uomini". "Palermo ha rischiato di essere vittima totale del fuoco nelle scorse 24 ore, le fiamme hanno lambito strutture e impianti sensibili oltre che pericolosi per i loro contenuti. Si tratta di un reato brutale e violento nei confronti della comunità palermitana esattamente come un atto mafioso", ha rimarcato.

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