Don Aldo Buonaiuto: "Astuta e spregiudicata operazione di marketing" - Suor Anna Monia Alfieri: "il consumismo caratterizza questa festa"
Invocazioni, implorazioni, suppliche e veglie contro Satana: in vista del 31 ottobre, sono numerosi sul web i gruppi di preghiera che organizzano dei veri e proprio 'esorcismi' per Halloween. Niente 'dolcetto o scherzetto' né travestimenti, meglio una prece. Online e sui social sono tantissimi i risultati di ricerca per chi volesse combattere il maligno in questa notte così particolare.
E così, poco prima di quello che viene definito senza mezzi termini il 'capodanno dei satanisti' molti offrono dei momenti di preghiera contro 'l'azione del male' e per chiedere 'perdono per tutti i gravi peccati che verranno commessi' nella notte del 31 ottobre. 'Per contrastare l’azione del male, chiediamo a Dio perdono per tutti i gravi peccati che verranno commessi in questa notte, chiediamo -si legge in una delle invocazioni diffuse online- la protezione di Maria Santissima e dell’Arcangelo Michele e imploriamo, misericordia per tutti i peccatori ingannati dal maligno'.
Quelle rivolte alla Madonna sono le più citate, ma non mancano le preghiere alla Trinità, a Gesù Salvatore e della Misericordia, quelle per la riparazione dei sacrilegi. Fra tutte, spiccano quelle dedicate a San Michele Arcangelo, che nelle sacre scritture difese la fede in Dio da Satana e viene per questo raffigurato con una spada, e a tutti i Santi. Per chi non volesse pregare in solitudine, diversi gli ordini che organizzano veglie di preghiera. Come le suore Clarisse di Bra, in provincia di Cuneo, che 'nella notte dei Santi' propongono un appuntamento con recita del rosario, adorazione eucaristica e per finire la santa messa.
"Halloween è un fenomeno della modernità, pur avendo la sua origine tra storie e leggende antiche che hanno facilitato l’espandersi di un business molto proficuo per certi commercianti. In realtà, nel fare un’analisi seria di questo evento, non possiamo estremizzare questo fenomeno, tra chi vuole vederci 'il diavolo dappertutto' e chi, invece, si accanisce nel banalizzarlo a festicciola, quasi fosse una seconda carnevalata dell’anno", dice all'Adnkronos Don Aldo Buonaiuto, dell'Associazione Giovanni XXIII e fondatore della testata In Terris. "In realtà, per alcuni mondi legati all’occultismo, c’è anche un aspetto da non trascurare: l’adorazione e il culto al regno del maligno in tutte le sue forme, che in questo periodo vengono particolarmente esaltate. Certamente è importante che si conoscano tutte le angolazioni di Halloween - prosegue - per mettere in guardia le famiglie affinché i propri figli si divertano senza rischiare di incappare in quei circuiti pericolosi che già dalle cronache vediamo alla portata di mano ogni giorno e che in questo periodo possono amplificarsi trovando terreno fertile".
"Noi credenti pensiamo che si possa testimoniare la bellezza della festa cristiana di Ognissanti che, a differenza del fenomeno di Halloween, è stata sempre una festa presente nel cuore di tutti, per la caratteristica di ricordare e festeggiare non zombi, mostri o fantasmi ma persone realmente esistite, eroi del bene riconosciuti da chiunque. Non penso - spiega Don Aldo - che la nostra società, i nostri figli abbiano bisogno di simili maschere dell’horror che grondano sangue bensì di feste luminose, gioiose così come avviene in tanti oratori d'Italia, dove sta ritornando il desiderio di stare insieme più ai Santi che ai diavoli. Non c’è da contrapporre queste due realtà perché non possono neanche essere paragonate né messe in contrasto. Fare festa ai Santi e commemorare i nostri cari defunti ha un senso profondo, valoriale, storico e socialmente condivisibile, mentre Halloween è solo per molti un’astuta e spregiudicata operazione di marketing globale o di copertura dell’occultismo.
"La deriva pagana è ormai presente un po’ ovunque e l’Occidente ne dà la più cattiva dimostrazione: ad esempio -spiega- sfregiando i simboli religiosi, deridendoli e denigrandoli, spesso sbeffeggiando e mancando di rispetto ai credenti. C’è da molto tempo una vera e propria desacralizzazione, una spinta anche ad essere più creduloni che credenti, mentre si inneggia all’ateismo o al paganesimo. Al tempo stesso poi, si rincorre dietro a qualsiasi fantasiosa o pericolosa teoria del nulla facendosi manipolare da ciarlatani senza scrupoli. L’appello - conclude - è abbandonare le derive negative di una società che, non credendo più a Dio, finisce per credere a qualunque assurdità. Dobbiamo ritornare al Sacro e ad una vita religiosa che non disprezzi le tradizioni e il bellissimo bagaglio di fede della pietà popolare. Come insegna Papa Francesco, indicando continuamente le numerose testimonianze di bene che aprono il cuore alla speranza".
"Si avvicinano la festa liturgica di Ognissanti e il giorno dedicato alla commemorazione di tutti i fedeli defunti. Due ricorrenze da sempre molto care e sentite. Ormai da qualche anno, però, complice ovviamente il venir meno della pratica religiosa, si è diffusa la moda di Halloween, una festa tipica dei paesi del nord Europa, il cui significato nulla ha a che vedere con Ognissanti o la commemorazione dei defunti", osserva all'Adnkronos Suor Anna Monia Alfieri, Cavaliere al Merito della Repubblica ed esperta in politiche scolastiche.
"Ovviamente non mi faccio paladina di una crociata contro Halloween, le crociate si sono da sempre risolte in veri disastri. Tuttavia non posso non rimanere turbata innanzitutto dall'aspetto consumistico che caratterizza questa festa, un consumismo che vede come primi attori non solo i giovani ma anche gli adulti, rimango altresì turbata dal pessimo gusto che domina la scena fatta di maschere e oggettistica varia che personalmente non trovo nè belle nè divertenti. - continua Suor Anna Monia Alfieri - A monte però è il significato della festa che non condivido: spiriti e spiritelli nulla hanno a che fare con la concezione cristiana della morte e della vita eterna. Non nascondo poi che mi preoccupa fortemente la ricaduta di determinati significati sulla mentalità dei giovani e non nascondo che determinati fenomeni di violenza possono avere come causa anche un significato della morte che nulla ha a che vedere con la speranza di una vita eterna".
"La morte rappresenta da sempre un enigma per l'uomo ma l'idea che la morte non abbia l'ultima parola apre ad una dimensione completamente diversa da quella oscura di ombre e fantasmi. Allora io credo che sia importante mandare messaggi diversi ai giovani, messaggi che aprano gli orizzonti e non chiudano a prospettive limitate e soffocanti che innescano categorie di pensiero potenzialmente molto pericolose. Confido sempre che la ragione debba prevalere, sempre, unita, perché no, al buon gusto, e alla ricerca di contenuti che danno vita, quella vera", conclude Suor Anna Monia Alfieri.