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Giardino Memoria, una targa per Piersanti Mattarella

 La targa dedicata a Piersanti Mattarella
La targa dedicata a Piersanti Mattarella
13 gennaio 2024 | 17.46
LETTURA: 4 minuti

"Piersanti Mattarella è stato un esempio luminoso per fare comprendere che un modo di amministrare la res publica nell'interesse della collettività è possibile". Lo ha detto il Presidente dell'Anm Palermo Giuseppe Tango nel corso della cerimonia per ricordare, al Giardino della Memoria, Piersanti Mattarella, l'ex Presidente della Regione siciliana ucciso da Cosa nostra il 6 gennaio 1980 davanti ai suoi familiari. Nel corso della cerimonia è stata scoperta, dai figli Maria e Bernardo, la nuova targa dedicata al presidente della Regione, posta accanto a un albero d'ulivo piantato pochi giorni fa, grazie alla collaborazione della Regione siciliana, Dipartimento sviluppo rurale, che ha donato l’albero. Il Giardino delle Memoria è un bene confiscato alla mafia ed è gestito da Assostampa Sicilia con il Gruppo cronisti siciliani e l’Associazione nazionale magistrati di Palermo. Presenti, tra gli altri, il Prefetto di Palermo Massimo Mariani, il sindaco di Palermo Roberto Lagalla, il Presidente del Tribunale Piergiorgio Morosini, il Procuratore aggiunto di Palermo Annamaria Picozzi, il Procuratore dei minori Claudia Caramanna, il presidente di sezione della Corte d’appello di Palermo Giacomo Montalbano. E, ancora, il presidente della commissione regionale Antimafia Antonello Cracolici, il presidente della seconda circoscrizione Giuseppe Federico. Per Fnsi e Assostampa Sicilia hanno partecipato la segretaria generale della Fnsi Alessandra Costante, il segretario regionale Giuseppe Rizzuto, il vicesegretario regionale Roberto Leone, il segretario provinciale di Palermo Gianluca Caltanissetta, la presidente del Gruppo cronisti siciliani Claudia Brunetto, la presidente del consiglio regionale Tiziana Tavella, la presidente del Gruppo pensionati Claudia Mirto, i consiglieri nazionali della FNSI Giancarlo Macaluso e Roberto Ginex, mentre l'Ordine dei giornalisti è stato rappresentato dal consigliere Franco Nicastro.

Presenti anche il questore Maurizio Vito Calvino, Leonardo Agueci, presidente della Fondazione Progetto Legalità, che gestisce il “bunkerino” - Museo Falcone-Borsellino, il generale Luciano Magrini, comandante provinciale dei Carabinieri, il generale B. Domenico Napolitano, comandante della Gdf di Palermo, il Comandante dei Vigili urbani Angelo Colucciello e altre autorità.

'Più che fare memoria dovremmo compiere un memoriale'

Alessandra Costante, segretaria generale della Federazione della Stampa ha ricordato l'importanza che magistrati e giornalisti svolgono nella realtà democratica del nostro paese: "Nelle radici di questi alberi dedicati a vittime di mafia, dobbiamo trovare la forza per guardare al futuro. Dopo 44 anni ne sappiamo ancora poco dell'omicidio di Piersanti Mattarella, il presidente della Regione Siciliana 'delle carte in regola', e ne sapremmo meno se i giornalisti, che oggi vedono molto a rischio la libertà del loro lavoro, non avessero cercato notizie da scrivere e pubblicare per informare i cittadini" - ha detto la segretaria della FNSI che ha concluso: "Piersanti Mattarella diceva che bisogna avere il coraggio di 'alzare i veli'. Con questa norma che mette il bavaglio ai cronisti, ci stanno dicendo che bisogna calare il velo. L'esempio di Piersanti Mattarella che il velo voleva alzarlo, sollevarlo ci deve dare la forza per continuare a fare il nostro lavoro, che è quello di informare i nostri lettori senza censure né bavagli".

E Giuseppe Rizzuto, segretario regionale Assostampa ha aggiunto: "Magistrati e giornalisti insieme hanno avuto assegnato dal Comune di Palermo il Giardino della Memoria di Ciaculli, due professioni differenti ma che hanno uno stesso obiettivo: la ricerca della verità. Riteniamo importante in questo momento rivolgere un appello al mondo politico perché mantenga ai giornalisti la libertà di potere raccontare i fatti".

"Più che fare memoria oggi dovremmo compiere un memoriale. Fare memoria è ricordare un'assenza, compiere un memoriale è, invece, un ricordare per rendere presente quel fatto o quella persona. E noi riusciremo a rendere presenti questi grandi uomini solo se nel compimento delle nostre azioni quotidiane, all'interno e all'esterno dei nostri uffici, riusciremo a incarnarne i valori e a seguirne l'esempio", ha detto poi ancora nel suo intervento il Presidente dell'Anm Palermo, Giuseppe Tango, eletto appena un mese fa. Presente alla cerimonia anche il segretario dell'Anm Palermo Cinzia Soffientini.

"Non è un caso che il suo barbaro omicidio è avvenuto proprio il giorno dell'Epifania, mentre si recava a messa con la sua famiglia. Epifania in greco significa 'manifestazione', e lui ha reso manifesto, con il suo martirio e la sua vita, che quando si è mossi da una spinta valoriale, da una tensione morale, si è capaci di avere la forza e il coraggio, anche mettendosi contro una parte dei suoi, di abbattere privilegi e incrostazioni - ha detto ancora il Presidente Anm Palermo Tango - E la trasparenza di Mattarella è ben visibile e presente nelle sue importanti riforme su appalti e urbanistica. Piersanti Mattarella ha voluto proporre un modello alternativo, oserei dire antitetico, a quel "circuito perverso" come è stato definito nella sentenza del 1995, che accomunava mafia e pubblica amministrazione".

Luigi Perollo, portavoce della Diocesi di Palermo, ha letto un messaggio dell'arcivescovo Corrado Lorefice indirizzato alla famiglia Mattarella. Mentre il sindaco Roberto Lagalla ha chiuso gli interventi ricordando il grande debito di riconoscenza che la città di Palermo ha verso Piersanti Mattarella.

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