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È morta Iris Apfel, l'icona del fashion style aveva 102 anni

Si è spenta il 1 marzo nella casa di Palm Beach. Negli anni '80 e '90 ha raggiunto la notorietà e il suo eclettico armadio di abiti ha formato una mostra di successo al MoMa di New York

Iris Apfel - Fotogramma /Ipa
Iris Apfel - Fotogramma /Ipa
02 marzo 2024 | 14.02
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Addio a Iris Apfel, icona dell'alta società newyorkese che in tarda età ha fatto impazzire il mondo della moda con uno stile eccentrico, sfacciato e bohémien che mescolava vintage hippie e haute couture, trovava tesori nei mercatini delle pulci e si divertiva con le contraddizioni. L'imprenditrice e interior designer è morta venerdì 1 marzo all'età di 102 anni nella sua casa di Palm Beach, in Florida. L'annuncio della scomparsa è stato dato dalla sua portavoce Lori Sale: "Era una visionaria in tutti i sensi - ha detto - Vedeva il mondo attraverso una lente unica, ornata da occhiali giganti e caratteristici che le stavano sul naso. Attraverso quelle lenti, vedeva il mondo come un caleidoscopio di colori, una tela di motivi e stampe. Il suo occhio artistico trasformava il banale in straordinario e la sua capacità di fondere il non convenzionale con l'elegante era a dir poco magica".

Amava definirsi ironicamente una "stellina geriatrica" data la notorietà acquisita in età avanzata, tanto da poter contare su 2,9 milioni di follower su Instagram. Negli anni '80 e '90 Apfel ha fatto tendenza con un abbigliamento clamoroso e irriverente: una giacca squadrata e multicolore di Bill Blass con gonna colorata da danza Hopi e stivali di pelle di capra pelosa; un soffice cappotto da sera di piume di gallo rosse e verdi con pantaloni di camoscio tagliati fino alle ginocchia; un set di maglioni di angora rosa e una gonna a pannelli di broccato cinese del XIX secolo. I suoi accessori potevano essere una maschera gioiello o una collana di perline di giada che le arrivava alle ginocchia, una borsetta di latta a forma di terrier, sciarpe pelose avvolte intorno al collo come un mucchio di pitoni e, quasi sempre, il suo caratteristico carico di braccialetti e occhiali da gufo, grandi come piattini.

Di lei ha scritto il "New York Times": "Era alta e magra, con una corta chioma di capelli argentati e squarci scarlatti sulle labbra e sulle unghie, una vecchietta tra le modelle della Settimana della Moda e un'autentica mercante di Noo Yawk in un negozio di Harlem o in un souk in Tunisia. Molti l'hanno definita sgargiante, stravagante, bizzarra, persino volgare in abiti come un mantello di piume d'anatra con punte d'oro e stivali alti fino alle cosce in raso fucsia di Yves Saint Laurent".

Per decenni, a partire dagli anni Cinquanta, Iris Apfel ha progettato interni per clienti come Greta Garbo ed Estée Lauder. Con il marito, Carl Apfel, ha fondato la Old World Weavers, che vendeva e restaurava tessuti, tra cui molti alla Casa Bianca. Gli Apfel hanno setacciato musei e bazar di tutto il mondo alla ricerca di disegni tessili e infine hanno venduto la loro azienda nel 1992; Iris tuttavia ha continuato a fare da consulente per l'azienda. Nel 2005 il Metropolitan Museum of Art di New York ha allestito la mostra "Rara Avis: Selections From the Iris Apfel Collection" con 82 suoi abiti e 300 accessori. Sotto una valanga di pubblicità, gli studenti di arte, design e storia sociale si sono affollati nelle gallerie del museo insieme ai pullman di turisti e decine di migliaia di visitatori curiosi. Anche Carla Fendi, Giorgio Armani e Karl Lagerfeld hanno assistito alla mostra. "Iris", un documentario di Albert Maysles, è stato presentato al New York Film Festival nel 2014.

Nata come Iris Barrel il 29 agosto 1921 a New York, nel Queens, era la figlia unica di Samuel Barrel, proprietario di un'azienda di vetri e specchi, e della moglie di origine russa Sadye, proprietaria di una boutique di moda. Iris ha studiato storia dell'arte alla New York University e all'Università del Wisconsin; ha lavorato per "Women's Wear Daily"; ha fatto l'apprendista con la designer d'interni Elinor Johnson e ha aperto un proprio studio di design. Nel 1948 sposò Carl Apfel, un dirigente pubblicitario. La coppia non ha avuto figli. Il marito è morto nel 2015 all'età di 100 anni.

La loro azienda Old World Weavers ha restaurato tende, mobili, tendaggi e altri tessuti alla Casa Bianca per nove presidenti americani, da Harry Truman a Bill Clinton.

Gli appartamenti della signora Apfel a New York e Palm Beach erano pieni di arredi e cianfrusaglie che avrebbero potuto provenire da un film di Luis Buñuel, secondo la descrizione che ne ha fatto il "New York Times": gatti di porcellana, giocattoli di peluche, statuette, vasi ornati, specchi dorati, frutta finta, pappagalli impagliati, dipinti di Velázquez e Jean-Baptiste Greuze, un manichino su uno struzzo.

(di Paolo Martini)

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