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Dal falso figlio ai social network, scatta operazione contro le truffe online: quali sono

Perquisizioni in tutta Italia della Polizia Postale: da gennaio 14.000 casi di frodi informatiche, +10% rispetto allo scorso anno

Smartphone - Fotogramma
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31 luglio 2024 | 08.37
LETTURA: 2 minuti

Dal falso figlio alle frodi sui social network negli annunci di vendita, si è conclusa oggi un’operazione ad alto impatto della Polizia di Stato su tutto il territorio nazionale per il contrasto alle truffe online, frodi informatiche e agli accessi abusivi a sistemi informatici. 

L'operazione anti truffe

Le articolate attività, coordinate dal Servizio Polizia Postale e per la Sicurezza Cibernetica, hanno coinvolto oltre 160 operatori dei Centri Operativi per la Sicurezza Cibernetica e hanno riguardato 54 soggetti residenti in Campania, Puglia, Veneto, Sicilia, Calabria, Piemonte, Lombardia, Lazio, Toscana, Marche e Friuli Venezia Giulia. Sono state effettuate perquisizioni personali e domiciliari che hanno consentito di raccogliere significativi elementi probatori, utili alla prosecuzione delle attività di indagine.

Dal falso figlio ai social, ecco le truffe

Diverse le tipologie di truffe individuate dagli investigatori.

La truffa del falso operatore: i truffatori, fingendo di essere dipendenti bancari o operatori di polizia contattano l’utente, telefonicamente o con sms, lo avvertono di un accesso anomalo sul conto corrente e lo inducono a trasferire tutto il denaro su un altro conto ritenuto sicuro.

La truffa del falso figlio: l’utente viene contattato da una persona che finge di essere il figlio o un parente e comunica di aver smarrito i propri documenti, il cellulare e il bancomat. Per acquistare il nuovo smartphone richiede l’invio di una somma di denaro.

Annunci di vendita fraudolenti sui Social Network: i truffatori sfruttano le principali piattaforme social per pubblicare falsi annunci di vendita di beni e servizi a prezzi estremamente vantaggiosi.

+10% truffe informatiche in un anno

Tutte queste attività illecite, caratterizzate dall’induzione in errore della persona offesa, hanno lo scopo di carpirne i dati personali, bancari e le credenziali di accesso ai conti correnti. Nel primo semestre di quest’anno la Polizia Postale e per la Sicurezza Cibernetica ha investigato su circa 14.000 casi di truffe online e frodi informatiche perpetrate in danno di utenti registrando un aumento del +10% rispetto all’analogo periodo dello scorso anno. Le somme sottratte nel periodo in esame sono state circa 114 milioni con un incremento del +71% registrato nella prima parte dell’anno del 2023.

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