"Sono 5 anni che teniamo la barra dritta e che cerchiamo disperatamente di tenere l'equilibrio. Abbiamo immediatamente attivato le procedure di innalzamento della nostra attenzione in porti ed aeroporti attraverso gli Usmaf, come fatto con successo con la Dengue e come ancora, a suo tempo, come Spallanzani con la pratica 'biglietto-tampone'"
"Sono 5 anni che teniamo la barra dritta e che cerchiamo disperatamente di tenere l'equilibrio necessario. Attenzione, mai sottovalutazione, ma mai allarme. Soprattutto quando ingiustificato o per lo meno prematuro. Ribadiamo, come diciamo da tempo: quello che accade in un mondo globalizzato e nel quale c'è grande mobilità, ci interessa, eccome". Lo scrive su Facebook il direttore della Prevenzione del ministero della Salute, Francesco Vaia.
"Dobbiamo sempre guardare oltre il nostro cortile, come sempre abbiamo fatto - aggiunge - Come ministero, cosi come già comunicato dal nostro ufficio stampa e dal dipartimento, abbiamo immediatamente attivato le procedure di innalzamento della nostra attenzione in porti ed aeroporti attraverso gli Usmaf, come fatto con successo con la Dengue e come ancora, a suo tempo, come Spallanzani con la pratica 'biglietto-tampone'. Quindi aeroporti e porti sicuri - rimarca l'ex direttore dell'Inmi Spallanzani - Continueremo in questa direzione, ma ai cittadini ripetiamo, anche perché non ci sono voli diretti con il Congo: nessun allarme".
"Probabilmente la grande povertà, la malnutrizione e deficit immunitari, hanno accentuato gli effetti di questa malattia. Ora c'è bisogno che la comunità scientifica internazionale si mobiliti andando li a dare un supporto tecnico e scientifico anche con tecnologie avanzate per scoprire subito l'agente eziologico. Importante per tutti", conclude Vaia.