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Omicidio Carol Maltesi, sì alle aggravanti: ergastolo in Appello per Davide Fontana

L'uomo era stato condannato a 30 anni in primo grado

Carol Maltesi e Davide Fontana (Fotogramma)
Carol Maltesi e Davide Fontana (Fotogramma)
21 febbraio 2024 | 17.19
LETTURA: 3 minuti

I giudici della corte d'Assise d'appello di Milano hanno condannato all'ergastolo "in parziale riforma" delle sentenza di primo grado Davide Fontana, l’ex bancario di 44 anni imputato per aver ucciso, l'11 gennaio del 2022, Carol Maltesi nella sua abitazione di Rescaldina in provincia di Milano e per essersi poi liberato del corpo, fatto a pezzi, della 26enne. I giudici d’appello hanno riconosciuto l’omicidio volontario aggravato dalla premeditazione e dalla crudeltà, oltre che per la distruzione e l’occultamento di cadavere. La pena passa dai 30 anni all'ergastolo, le motivazioni saranno rese note tra 30 giorni.

L'ex bancario: "Darei la vita per tornare indietro"

"Vorrei chiedere ancora scusa a tutti per la cosa orribile che ho fatto, in particolare ai genitori di Carol, soprattutto a suo figlio" ha detto l'ex bancario durante le sue dichiarazioni spontanee davanti alla Corte. "So che sembro distaccato quando parlo, invece provo grande dolore e grande sofferenza e ogni giorno penso a quello che ho fatto. Sono fermamente deciso a voler riparare, per quanto possibile, alle mie azioni". “Dei soldi non mi interessa nulla e il mio Tfr l'ho dato al figlio di Carol. Non so se potrò mai essere mai perdonato per quello che ho fatto, darei veramente la mia vita per tornare indietro. Passeró il resto dei miei giorni ad aiutare.

La zia: "Felice per ergastolo, dopo fango sulla vittima"

"Sono felice perché deve pagare, nessuno ha il diritto di togliere la vita a un'altra persona" ha detto Anna, la zia di Carol Maltesi. "Ci speravamo, a maggior ragione dopo aver sentito quello che ha detto stamattina la difesa che ha buttato fango su mia nipote e sulla sua tomba, ma non ha detto invece nulla di lui".

Chi era la vittima Carol Maltesi

Carol Maltesi aveva 26 anni, amava viaggiare, ed era cresciuta nel Varesotto. La donna è stata trovata a pezzi in alcuni sacchi neri gettati in un dirupo di Borno, in valcamonica. Conosciuta nel mondo dell’hard con il nome di Charlotte Angie, Carol aveva un bambino di sei anni, con il quale postava foto insieme sui social. La giovane si era trasferita a Rescaldina, nel Milanese, dove viveva anche Davide Fontana, il 43enne impiegato di banca che ha confessato di averla uccisa. Prima di dedicarsi al mondo a luci rosse, Carol lavorava come commessa.

Castana, occhi marroni, Carol era alta 1.60 e aveva diversi tatuaggi sul corpo, utili all’identificazione del suo corpo. Negli ultimi anni, dopo aver creato un profilo su Onlyfans Carol aveva debuttato come attrice hard scegliendo il nome d'arte di Charlotte Angie. "Essere sé stessi in un mondo che cerca continuamente di cambiarti è la più grande delle conquiste" scriveva sui social la giovane, citando il filosofo Ralph Waldo Emerson e alternando foto di viaggi all’Isola di Pasqua, in Sud America, Stati Uniti, Australia, Marocco, Spagna e Olanda a quelle del figlio, che chiamava il suo 'ometto'. "Quattro anni fa sono diventata la tua mamma e da quel momento mi hai sempre dato un sacco di soddisfazioni" scriveva nel 2020 pubblicando uno scatto abbracciata al figlio, davanti a una torta di compleanno.

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