Al Pontefice "giornalista" premiato per il suo coraggio vanno anche le congratulazioni dell'Adnkronos. Marra: "Un esempio per chi come noi è impegnato sul fronte della verità"
Il Papa stamani ha ricevuto il premio ‘È giornalismo’. Il riconoscimento, fondato nel 1995 da Indro Montanelli, Enzo Biagi, Giorgio Bocca e Giancarlo Aneri, vede in giuria lo stesso Aneri, Giulio Anselmi, Mario Calabresi, Paolo Mieli, Gianni Riotta, Gian Antonio Stella. In passato era stato assegnato, tra gli altri, anche a Fiorello, che fu tra i premiati nel 2015.
"Quella di conferire il riconoscimento ‘È giornalismo’ al Papa è una scelta che si inquadra perfettamente in quello che si erano posti Indro Montanelli, Enzo Biagi, Giorgio Bocca e Giancarlo Aneri quando fondarono il Premio nel lontano 1995: aiutare il giornalismo ad essere più consapevole del suo ruolo di libera espressione e di contributo alla costruzione della giustizia attraverso il servizio alla verità - si legge nel comunicato diffuso dai promotori dell'iniziativa - Con il suo messaggio Papa Francesco interpreta, unica voce, il coraggio di usare il dialogo per dire parole di pace”.
"Mi preoccupano le manipolazioni di chi propaga interessatamente fake news per orientare l’opinione pubblica. Per favore, non cediamo alla logica della contrapposizione, non lasciamoci condizionare dai linguaggi di odio - le parole del Papa nel ricevere in udienza la delegazione - Nel drammatico frangente che l’Europa sta vivendo con il protrarsi della guerra in Ucraina siamo chiamati a un sussulto di responsabilità. La mia speranza è che si dia spazio alle voci di pace”.
Al Papa "giornalista" premiato per il suo coraggio vanno anche le congratulazioni dell'Adnkronos. "Francesco è un esempio per tutti coloro che sono impegnati sul fronte della verità, giornalisti in testa. Il suo invito a guardare alla realtà dei fatti e a non farsi influenzare dai linguaggi d'odio ci richiama al senso più profondo della nostra professione", il commento dell'editore dell'agenzia Pippo Marra.