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Crisi governo, Conte-Renzi: strade divise

Fonti vicine al premier escludono un'apertura ad un possibile ritorno con Italia Viva all'esecutivo

Crisi governo, Conte-Renzi: strade divise
15 gennaio 2021 | 21.20
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Fonti vicine al presidente del Consiglio Giuseppe Conte escludono un'apertura del premier ad un possibile ritorno con Italia Viva al governo. Ormai, spiegano le stesse fonti, le strade tra Conte e Matteo Renzi sono definitivamente divise e non ci sarà alcun ritorno alla stessa compagine governativa.

Renzi

No al ''racconto di uno scontro personale'' con Conte, ''noi vogliamo più soldi per il Mes sanitario'', ripete Renzi, ospite di Titolo V. Ci sono margini per ricucire strappo con Conte? ''Lo abbiamo sempre detto, Italia Viva è sempre stata disponibile a una discussione senza veti e senza impiccarsi a un nome, perché la situazione è gravissima''. ''Non ci compreranno con due tre sgabelli, poltroni o poltroncine...'', aggiunge. ''Le cose che ha detto Zingaretti sul governo non sono molto diverse da quelle che diciamo noi...", afferma Renzi facendo riferimento alla posizione di Nicola Zingaretti, segretario del Partito Democratico. "Se dovessi scommettere oggi su un posizionamento nostro, noi ovviamente non possiamo votare la fiducia a Conte dopo quello che è successo. Se il presidente del Consiglio farà un intervento, come quello che noi ci immaginiamo, di cercare di aprire a Mastella e alla senatrice Lonardo, a pezzi di Forza Italia e al mondo che sta portando di cercare con sè al posto nostro, noi ci asterremo. Io non credo che al momento Conte abbia 161 voti al Senato, secondo me non ce li ha. Credo che li stia cercando...".

Cosa farà Italia Viva in Parlamento la prossima settimana? ''Ovviamente staremo nell'arena politica della Camera e del Senato, lunedì e martedì, la prossima settimana e vedremo cosa Conte farà. Vedremo se arriverà al voto di fiducia lunedì o martedì. E' chiaro che dipenderà da quello che lui dirà...''. Si aspettava che Mattarella non aprisse una crisi formale? ''Penso che Mattarella abbia fatto benissimo, perché se ci si mette a discutere di come arbitra un arbitro, c'è una logica da ultras". L'ex premier Romano Prodi ha paragonato Renzi a Fausto Bertinotti, 'artefice' della caduta del governo di centrosinistra nel 1998. "Mi fa sorridere perché nel '98 Prodi è andato a casa sul un'intuizione di D'Alema e nel 2008 sulla base di un'intuizione su Mastella, i due grandi sponsor di Conte... E' sempre suggestivo studiare la storia".

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