"Proteggere anche gli occhi se non c'è distanziamento o se interlocutore è senza mascherina"
"Non è più tempo di mascherine chirurgiche con le varianti", ultima la variante Omicron, "per noi la mascherina Ffp2 deve essere obbligatoria ovunque perché la chirurgica protegge gli altri da noi stessi, ma lascia noi non protetti dagli altri e visto che purtroppo molti non la portano la chirurgica non serve, è un colabrodo per il virus". Lo dice all'Adnkronos Salute Mario Balzanelli, presidente nazionale della Società italiana sistema 118.
Ma in particolari condizioni "non basta nemmeno la Ffp2 - avverte Balzanelli - Se noi ci troviamo in una condizione in cui non è possibile rispettare le distanze interpersonali di sicurezza, come quando ci si trova schiacciati in autobus, in metropolitana oppure ogni qualvolta ci stia parlando qualcuno che non porta la mascherina - dice l'esperto - abbiamo la necessità di proteggere anche gli occhi indossando un paio di occhiali (meglio se a tenuta come quelli del calcetto). E questo - spiega il presidente del Sis 118 - perché i recettori Ace, che sono quelli a cui si lega il virus tramite la proteina spike, sono numerosissimi a livello di congiuntive, cornea e lacrime. Quindi se di fronte a noi si mette a parlare un soggetto positivo senza mascherina e io ho soltanto la Ffp2, la colonna di aria espirata dal soggetto positivo va a finire nel mio occhio e le particelle virali sospese nell'aerosol prodotto vanno a legarsi con i miei recettori Ace e mi infetto attraverso l'occhio".