Mancano le condizioni di procedibilità o c’e’ assenza di riscontri, nel caso delle lettere anonime non e’ stato possibile individuare gli autori
La procura di Roma ha chiesto l’archiviazione per cinque indagati per alcune delle minacce arrivate nel corso del 2021 al presidente del consiglio Mario Draghi e al presidente della Repubblica Sergio Mattarella, in relazione alle politiche adottate per contrastare la pandemia da covid. Una richiesta che i pm di piazzale Clodio hanno motivato per due distinti fascicoli con l’assenza di condizioni di procedibilità. Per quattro degli indagati, tutti uomini tra i 63 anni e i 42 anni, individuati dopo i messaggi postati sui social, non sono emersi dagli accertamenti disposti su pc e telefoni riscontri tali da disporre il giudizio.
Altre richieste di archiviazione riguardano anche le indagini aperte dopo alcune lettere anonime recapitate oltre che a Draghi anche al ministro della Salute Roberto Speranza e al presidente dell’Istituto Superiore di Sanita’ Silvio Brusaferro. Nonostante gli accertamenti sulle impronte e su alcune tracce biologiche non e’ stato possibile risalire agli autori. In un altro caso che riguardava alcuni messaggi postati in un gruppo Telegram contro il presidente del consiglio e’ stata individuata una posizione ma trattandosi di messaggi generici non e’ stata ravvisata la minaccia.