'Addirittura l’incidenza dell’influenza è maggiore di quella del Sars-CoV-2'
"Siamo ormai vicini a una fase di convivenza con il Covid ampiamente gestibile. La discesa dei parametri è molto rapida e siamo tornati sul trend pre-natalizio. Mi pare evidente che monitorare l'incidenza ha poco senso perché le persone non si tamponano più, è importante invece osservare la diminuzione degli accessi in terapia intensiva e nei reparti ordinari perché sono gli indicatori più robusti dell'endemia. Addirittura, l’incidenza dell’influenza è maggiore di quella del Covid in questa settimana. Insomma, ci siamo avvicinano alla fine ma c'è sempre un però legato alle varianti". Così all'Adnkronos Salute Antonello Maruotti, ordinario di Statistica dell'Università Lumsa e co-fondatore dello StatGroup19, gruppo interaccademico di studi statistici sulla pandemia di Covid 19, commenta i dati del monitoraggio settimanale della Cabina di regia Iss-ministero della Salute.
"Abbiamo notato che alcune ricombinazioni di varianti passate sono più infettive del loro ceppo originale e questo potrebbe far ripartire ma al momento non ci sono varianti registrate che ci fanno temere una ripresa del Covid", precisa. Ma sulla possibilità che si arriverà a zero casi Covid, Maruotti è chiaro: "Non ci sarà la fase zero-Covid, la riduzione dei contagi e dell'occupazione dei posti letto non sarà infinita - conclude - Ci sarà un certo numero di casi ma molto basso".