Il presidente dell'Iss: "Ricoveri attesi in crescita, anche tra i più giovani"
"Tutte le regioni" in Italia oggi "sono caratterizzate da una curva di ricrescita" dell'incidenza di Covid. "Il quadro è coerente con la situazione che caratterizza ormai da alcune settimane, con la variante Omicron, il nostro Paese, e come si può vedere la fascia d'età in cui la circolazione" del virus "è più elevata è quella fra i 10 e i 19 anni, seguita da quella dei 0-9 anni. Ma un po' in tutte le fasce d'età la curva mostra come ci sia una crescita nel numero di nuovi casi". A spiegarlo è Silvio Brusaferro, presidente dell'Istituto superiore di sanità (Iss) in un video in cui commenta i principali risultati del monitoraggio su Covid-19 in Italia. "Il trend - ribadisce - mostra chiaramente che siamo in una fase di crescita".
"La crescita dell'incidenza settimanale di casi Covid è un quadro coerente con la situazione europea". "L'incide di trasmissibilità Rt 'aumentato', che ha una proiezione più avanti nel tempo, mostra chiaramente come la soglia per i casi sintomatici sia sopra il valore di 1", quindi si sale "sopra la soglia epidemica". "L'Rt per le ospedalizzazioni invece rimane sotto la soglia epidemica". "Questo si traduce - ha puntualizzato l'esperto - in un quadro in cui il valore dell'Rt per tutte le regioni comincia ad avvicinarsi alla soglia epidemica" di 1.
"L'età media di chi contrae l'infezione" da Sars-CoV-2, di chi viene ospedalizzato, "richiede un ricovero in terapia intensiva" e "purtroppo muore" rimane costante durante questa fase epidemica. Dai dati degli indicatori decisionali, emerge il "trend di crescita" dei nuovi casi "un po' in tutte le regioni", ma "quando andiamo a vedere i dati delle ospedalizzazioni ci troviamo in una fase in cui la terapia intensiva diminuisce" nel livello di occupazione e "l'area medica rimane stabile". Guardando però "la crescita del numero di nuovi casi, è verosimile che nelle prossime settimane anche questi numeri" dei ricoveri "comincino a salire. Questo vale ovviamente anche per i ricoveri nelle fasce d'età più giovani". "Questo si traduce anche in proiezione, soprattutto per le aree mediche, nella possibilità" che il livello di "occupazione" di questi reparti "aumenti in alcune regioni da qui a 4 settimane. Ma sono dati che ovviamente sono coerenti con la crescita del numero di nuovi casi che abbiamo censito".
REZZA - "Anche questa settimana i dati relativi al Covid-19 in Italia mostrano una tendenza alla risalita. Data l'elevata circolazione del virus e anche la crescita nel tasso di incidenza è bene mantenere comportanti ispirati alla prudenza", afferma il Direttore generale della Prevenzione del ministero della Salute, Giovanni Rezza. Rezza ricorda i dati del monitoraggio, diffusi oggi, secondo cui "l'incidenza si fissa a 725 casi per 100mila abitanti, quindi - osserva - siamo di nuovo al di sopra di 700 su 100mila abitanti. Anche l'indice Rt registra una tendenza alla crescita, siamo a 0,94, quindi poco al sotto dell'unità. Il tasso di occupazione dei posti letto" da parte di pazienti Covid "dei reparti di area medica e di terapia intensiva sono rispettivamente al 12,9% e al 4,8%, con i ricoveri in area medica stabili, mentre ancora in diminuzione, anche se graduale, l'occupazione delle intensive e questa è una buona notizia", conclude.