Per la dottoressa del Sacco "lo stato d'emergenza nelle condizioni attuali è assolutamente ingiustificato"
"Ritengo altamente probabile che sia vero che siamo alla fine della pandemia" di Covid-19. "Ci sono molti segni secondo cui andiamo in questa direzione. Ce lo dice Omicron", variante di Sars-CoV-2 molto più contagiosa, ma ritenuta meno 'cattiva', "e quindi speriamo che questa tendenza venga confermata nel tempo". E' un auspicio quello espresso da Maria Rita Gismondo, direttrice del Laboratorio di microbiologia clinica, virologia e diagnostica delle bioemergenze dell'ospedale Sacco di Milano, che aggiunge tuttavia una precisazione d'obbligo: "Ovviamente per esserne sicuri dobbiamo aspettare - spiega l'esperta all'Adnkronos Salute - perché è sempre il virus che ha il mazzo di carte in mano. E il virus - avverte - potrebbe stupirci anche all'ultimo momento".
Secondo l'esperta "nelle condizioni attuali è assolutamente ingiustificato lo stato d'emergenza" che in Italia è stato prorogato a più riprese e scadrà a fine marzo. Inoltre "tutto ciò che oggi viene fatto" per contrastare Sars-CoV-2, "in termini di misure più o meno criticabili, potrebbe essere fatto a prescindere dall'emergenza". "Quando un'emergenza è oltremodo lunga - sottolinea l'esperta all'Adnkronos Salute - non è più emergenza. E' uno stato di cose, grave, ma pur sempre uno stato di cose. L'emergenza - precisa - serve per rispondere immediatamente a un problema inaspettato. Oggi invece siamo nella fase della pianificazione" della convivenza con il virus.
Faremo o non faremo una quarta dose di vaccino anti-Covid? "Mi associo a quello che hanno detto anche" le agenzie del farmaco italiana ed europea "Aifa ed Ema: non ci sono in questo momento prove che sia necessaria. Forse per gli immunocompromessi che mostrino all'esame sierologico una scarsa capacità di rispondere" all'infezione "può essere giustificata, ma certamente non per l'intera popolazione".