"Io sono un medico e quello che devo fare, nella vita, è curare le persone. Senza se né ma"
"L'idea di non curare le persone non vaccinate" contro Covid 19, o di far pagare loro l'assistenza, "è assurda. Su questa linea non si curerebbero nemmeno i fumatori cardiopatici o con tumore, neppure gli obesi o i tossicodipendenti. Per favore: io sono un medico e quello che devo fare, nella vita, è curare le persone. Senza se né ma". Lo dice all'Adnkronos Salute Massimo Galli, già docente di Malattie infettive all'università Statale di Milano, in merito a 'misure estreme' come quelle ipotizzate la scorsa settimana dal premier di un Land tedesco, la Turingia, dove è in corso una 'pandemia di non vaccinati' e dove le terapie intensive sono al collasso.
"Credo che un sistema sanitario, in un Paese civile e democratico, dovrebbe essere il più possibile universalistico e il più possibile in grado di curare chi ha bisogno di essere curato - osserva Galli - E' un po' come se in guerra io non volessi curare il nemico perché sta dall'altra parte. Questa è una delle cose più orribili che possano essere concepite. A questa idea non ci sto".
"L'Austria ha circa un milione di abitanti in più rispetto alla Lombardia, per le sue dimensioni può permettersi anche misure anti-Covid più analitiche rispetto alle nostre, come l'esame sierologico che è sicuramente una misura avanzata e utile. E ha anche condizioni politiche che gli permettono di applicare il lockdown per i non vaccinati senza se e senza ma. L'Italia avrebbe più problemi per quest'ultima. Ma se la situazione andasse davvero peggiorando, come sta avvenendo in Austria, la decisione potrebbe anche essere ragionevolmente assunta", spiega ancora l'infettivologo.