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Conte: "Astensionismo record è malattia democrazia"

"Iniziative per recuperare cittadini disinnamorati"

(Fotogramma)
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14 giugno 2022 | 20.47
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Elezioni comunali e referendum, "il dato che mi preoccupa è il crescente astensionismo che ha raggiunto livelli record". E' quanto ha detto il leader M5S Giuseppe Conte in conferenza stampa presso la sede di via Campo Marzio. "E' una malattia della nostra democrazia, servono nuovi strumenti di partecipazione" avverte."Nella nostra nuova piattaforma ci sarà la possibilità di formulare proposte di legge in via telematica. Queste proposte saranno vagliate dal Comitato nazionale progetti, che ha il vincolo di esaminarle e di rispondere", spiega Conte. "Confidiamo di recuperare quei cittadini che sono disinnamorati della politica", prosegue.

LA FASE 2 - Tra queste la "fase due del Movimento 5 Stelle sui territori che sta partendo" annuncia Conte. "Dobbiamo essere presenti per strada, quartiere, costantemente. Spalanchiamo porte e finestre del M5S con i gruppi territoriali". Presenta, quindi, la lista dei referenti regionali e territoriali del Movimento, che, spiega, serviranno"da coordinamento". Ecco l'elenco. Piemonte: Sean Sacco. Valle d'Aosta: Patrizia Pradelli. Lombardia: Dario Violi. Trentino Alto Adige. Trento: Alex Marini. Bolzano: Diego Nicolini. Veneto: Simone Contro. Friuli Venezia Giulia: Luca Sut. Liguria: Roberto Traversi. Emilia-Romagna: Gabriele Lanzi (Emilia) e Marco Croatti (Romagna). Toscana: Irene Galletti. Marche: Giorgio Fede. Umbria: Thomas De Luca. Lazio: Valentina Corrado. Molise: Antonio Federico. Abruzzo: Gianluca Castaldi. Campania: Salvatore Micillo. Basilicata: Arnaldo Lomuti. Calabria: Massimo Misiti. Puglia: Leonardo Donno. Sicilia: Nuccio Di Paola. Sardegna: Ettore Licheri. La prossima settimana, ha annunciato Conte, saranno presentati anche i "coordinatori provinciali".

"Abbiamo bisogno di delegati territoriali che possano assicurarci maggiore coerenza di azione", spiega il leader M5S Giuseppe Conte, presentando la squadra dei nuovi coordinatori regionali 5 Stelle. Ma il Movimento non avrà la "struttura rigida di un partito tradizionale", assicura l'ex premier. Il "brand" M5S "lo riteniamo ancora efficace perché è un marchio di qualità". "Non ho nessuna velleità di sostituire al brand del Movimento 5 Stelle il mio cognome", assicura. "Dal 16 al 19 giugno si potranno presentare le auto-candidature per eleggere i restanti componenti del Consiglio nazionale" aggiunge.

GOVERNO - "Siamo qui a sostenere il governo, per dire: caro governo, mettiamoci attorno a un tavolo, dobbiamo fare una politica reddituale. Questo ho detto nelle piazze", afferma il leader M5S Giuseppe Conte. "Ci aspettiamo di capire dal governo quale politica economica sociale vuole varare per prevenire questa spirale recessiva, che è così chiara. E' per questo che siamo al governo", prosegue. "Girando il territori da Nord a Sud ho incontrato tantissime persone e da parte di molti questa richiesta di uscire dal governo è continua, insistente. L'ho toccato con mano. Il nostro elettorato sta soffrendo perché probabilmente non siamo bravi noi a spiegare perché stiamo sostenendo il governo". "Perdiamo consenso? Va bene, mi dispiace, ma che nessuno ci dica al governo: state zitti e buoni e non date fastidio. Se dovesse crearsi questo cortocircuito, dico subito che non lo accettiamo, che non va assolutamente bene. Noi ci stiamo al governo ma nessuno pensi che ci sia una sospensione della dialettica politica".

AMMINISTRATIVE - "Noi paghiamo un prezzo alto anche per il nostro modo di lavorare, che è un tasso etico molto elevato", dice Conte, tornando sull'esito delle amministrative. "Non ho avallato alcuna lista Conte. Qualche volta girando il territorio ho visto che c'è qualche lista che richiama il mio cognome, ma io lavoro con il noi non con l'io".

"Spesso si rincorre a fare decine di liste per cercare di prosciugare voti agli avversari... Molto spesso ci si affida a dei mammasantissima locali che portano pacchetti di voti", dice. "A Palermo, per esempio, è successo questo clamorosamente per quanto riguarda Azione-Calenda. Un risultato è stato conseguito ma a un prezzo che noi non pagheremo mai", prosegue Conte. "Ci sono dei meccanismi che non ci apparterranno mai".

"Sono in linea con quello che dice il sindaco Manfredi. Se parliamo di apertura al civismo attivo, noi siamo aperti. Se invece dobbiamo costruire le future sorti del fronte progressista con Italia Viva che ha preso lo 0,1% su tutto il territorio nazionale..." allora si fanno operazioni diverse, dice Conte in conferenza stampa. "Ai cittadini non bisogna dire fesserie", insiste Conte. "Non ho mai incontrato Italia Viva... Vedo Renzi in tv ma sui territori non ho mai incontrato il simbolo di Iv".

DOPPIO MANDATO - Entro fine giugno, annuncia Conte, sarà indetto il voto online sul doppio mandato. Il vincolo del doppio mandato è un tema "cruciale" e "identitario" ed "è giusto che su questo passaggio così decisivo siano tutti gli iscritti a potersi esprimere. Andiamo a toccare nel vivo la storia del M5S di ieri, oggi e domani". In vista del voto sul doppio mandato "preannuncio che non mi esprimerò a favore di un esito o di un altro. Questa mia dichiarazione potrebbe influire sul voto finale. Io ritengo sia una votazione libera, il cui unico protagonista è la comunità dei nostri iscritti".

Il quesito sul doppio mandato? "Potrebbe essere anche un'alternativa farlo saltare del tutto (il tetto dei due mandati, ndr.) e quindi aprire a tantissimi mandati indefiniti, ma non credo sia nello spirito della comunità M5S proprio perché abbiamo sempre detto, e io ne sono convinto, che la politica non può diventare un mestiere".

M5S RESTITUZIONI - "Metteremo prossimamente in votazione anche la distribuzione dei soldi raccolti attraverso le restituzioni dei portavoce", annuncia in conferenza stampa il leader M5S Giuseppe Conte. "Abbiamo un elenco di destinazioni, si tratta di iniziative no-profit utili per la comunità nazionale e anche qualche progetto locale", ha proseguito Conte, spiegando che la cifra da destinare si aggira intorno ai 5 milioni di euro. I morosi delle restituzioni? "Ne parleremo internamente. Chi ha assunto l'impegno di restituire una parte delle indennità ricevute a titolo di parlamentare deve mantenere questo impegno, è un impegno etico. E' un passaggio che non può essere trascurato".

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