La sindaca Panzironi risponde: "E' stato poco carino, forse non conosce la nostra realtà"
Botta e risposta tra Carlo Calenda e il comune di Zagarolo. "Gli ultimi cinque mesi sono stati una noia micidiale: e aspettiamo che la Raggi venga condannata, e poi non viene condannata, e poi forse fa il ministro. Arriva Zingaretti, ma forse Sassoli ce la fa. E basta, e mo decidiamo, è la capitale d'Italia mica è Zagarolo" ha detto Calenda, ospite di 'Start', su SkyTg 24, a proposito delle candidature a sindaco di Roma.
Immediata la replica. "Seguo con molto interesse Calenda, ma questa volta è stato poco carino. Una persona, che sta per candidarsi a sindaco di Roma, dovrebbe sapere che Zagarolo fa parte dei 121 comuni che compongono la città metropolitana" ha dichiarato all'Adnkronos la sindaca di Zagarolo, Emanuela Panzironi.
"Inviterei Calenda a venirci a trovare, far tesoro del tessuto culturale artistico di Zagarolo che probabilmente non conosce - ha aggiunto la sindaca - Così come forse non conosce il nostro laboratorio politico del centrosinistra, che abbiamo tenuto unito e che ha portato alla mia elezione. Zagarolo non sarà la capitale d'Italia, ma per noi è la capitale del mondo".
“Un candidato sindaco che intende presentarsi a guidare la Capitale d’Italia dovrebbe essere attento a citare in maniera dispregiativa i comuni che ne costituiscono la Città Metropolitana. Roma non è Zagarolo, certamente: i problemi di una Capitale non possono essere messi in relazione a quelli di un Comune di circa 20.000 abitanti", ha scritto poi in una nota Panzironi.
"Mi sarei aspettata, però - ha aggiunto - una citazione positiva da un aspirante amministratore. Magari Calenda potrebbe trovare in Zagarolo quel laboratorio politico che ha portato la mia Amministrazione a vincere con un centrosinistra unito a ottobre 2020. Oppure, qualora ci venisse a trovare, potrebbe far tesoro della miriade di associazioni e gruppi di cittadini che rappresentano quello straordinario tessuto sociale che fa di Zagarolo una Città ricca di eventi artistici e culturali".
"Zagarolo non è la Capitale, ma potrebbe essere meglio in termini di qualità di vita. Invito sin da subito Carlo Calenda a venirci a trovare per assaporare la storia e l’arte di Palazzo Rospigliosi, delle chiese disseminate sul territorio, e del piccolo Colosseo de 'Il Tondo'", ha concluso la sindaca.
Contro il leader di Azione anche consiglieri e coordinatori leghisti: “Consigliamo vivamente a Calenda di evitare facili battute dispregiative che prevedono un uso inappropriato del nome della nostra città. Zagarolo come Roma sono entrambe, purtroppo, accomunate da una storia politica distruttiva che naviga attorno a quell'area di cui lo stesso ex ministro fa parte", scrivono in una nota Laura Corrotti, consigliere Lega Regione Lazio e Marco Bonini, coordinatore Lega al comune di Pomezia.