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Armi all'Ucraina: "Decreti italiani violano Costituzione", Codacons fa ricorso a Tar

"Armi offensive implicano partecipazione Italia a conflitto e sono in pieno contrasto con la volontà degli italiani"

Armi all'Ucraina:
29 aprile 2022 | 12.13
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I decreti legge con cui l’Italia ha deciso di fornire armi all’Ucraina "sono illegittimi perché violano gli articoli 11 e 78 della nostra Costituzione, e pertanto saranno impugnati dal Codacons al Tar del Lazio". Lo afferma l’associazione dei consumatori che, dopo il via libera al decreto firmato dal ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, insieme a Luigi Di Maio (Esteri) e Daniele Franco (Economia) sta preparando un ricorso al Tar volto a bloccare i provvedimenti del Governo.

"La fornitura di armi offensive all’Ucraina implica in qualche modo la partecipazione dell’Italia al conflitto bellico in atto, in piena violazione dell’art 78 della Costituzione che prevede che lo stato di guerra debba essere deliberato con legge formale del Parlamento -spiega il Codacons- Violato anche l’art. 11 Cost. in base al quale l’Italia ripudia la guerra anche come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali". Non solo. "La segretezza imposta sul tipo di armi da destinare all’Ucraina impedisce di distinguere tra 'armi di offesa' e 'armi di difesa', circostanza che porta alla violazione delle disposizioni che prevedono la delibera del Parlamento sulle operazioni di guerra da parte dello Stato Italiano", sottolinea l'associazione.

Con tale ricorso "il Codacons intende sollevare dinanzi al Tar questione di legittimità costituzionale di tutti gli atti emanati dal governo e relativi alla fornitura di armi all’Ucraina -afferma il presidente Carlo Rienzi- Provvedimenti adottati dall’esecutivo in pieno contrasto con la volontà degli italiani, considerato che tutti i sondaggi e le ricerche fino ad oggi pubblicate hanno registrato la netta contrarietà dei cittadini all’invio di armi all’estero".

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