Si potrà passare attraverso la Riserva Naturale dell'Insugherata entrando dal 1081 di via Cassia. Santiago de Compostela, il lungo percorso verso il 'luogo della stella'
Un ingresso verde alla Città Eterna per i pellegrini che percorrono la Via Francigena e che, dall'ultima tappa di Campagnano prima dell'arrivo, devono fare i conti con il traffico di via Cassia e via Trionfale. Si potrà infatti passare attraverso la Riserva Naturale dell'Insugherata entrando dal 1081 di via Cassia. Un'area che, sebbene acquisita dal Comune di Roma nel 1995, è stata finora interdetta all'accesso da lunghi contenziosi causati da alcune opere abusive.
Domani, l'amministrazione capitolina porrà la parola fine a questa vicenda prendendo ufficialmente possesso dell'area all'interno della quale, grazie al protocollo d'intesa tra RomaNatura, fondazione Giovan Battista Baroni onlus e associazione Priorità Cultura, sarà finalmente agibile ai camminatori la variante della Francigena che passa attraverso la riserva.
Ammonta a 100mila euro la somma che la fondazione Baroni ha deciso di mettere in campo per finanziare gli interventi che partiranno a settembre e che, al massimo nell'arco di 40-60 giorni, consentiranno ai pellegrini, ai turisti e ai camminatori di ogni genere (con particolare attenzione rivolta alle persone con disabilità), di arrivare a Roma.
I lavori prevedono la sistemazione e la messa in sicurezza del percorso, allestimento di cartellonistica e segnaletica e arredi per le aree sosta (alcuni dei quali realizzati con il legno ricavato dagli alberi di Natale utilizzati in Vaticano e in piazza San Pietro durante le festività).
"La Via Francigena è stata riscoperta in tutta Italia, ma ad oggi l'accesso da nord è proibitivo - spiega Francesco Rutelli, presidente dell'associazione Priorità Cultura, presentando oggi il progetto nella sala Paolina di Castel Santa'Angelo - Da tempo lavoriamo per rendere accessibile questo ultimo tratto , utilizzando tre aree verdi: il Parco di Veio, la riserva dell'Insugherata e il Parco di Monte Mario".
Entrando nella Riserva Naturale dell'Insugherata dal 1081 di via Cassia, infatti, si può arrivare fino a Monte Mario e da lì ridiscendere al Tevere e, percorrendo le sue banchine, arrivare fino a Castel Sant'Angelo dove "per gruppi organizzati si potrà proseguire il percorso utilizzando il Passetto di Borgo che collega direttamente il Mausoleo di Adriano ai Palazzi Vaticani", aggiunge Rutelli.
La Via Francigena, che da Canterbury arriva a Roma, è una via maestra percorsa in passato da migliaia di pellegrini in viaggio per raggiungere le tombe e il luogo del martirio dei santi Pietro e Paolo. Era la più importante delle grandi vie di collegamento che solcarono l'Europa nel Medioevo. Per sette secoli su questa via transitò tutto l'Occidente medievale: è la prima vera strada che unisce l'Europa.
Deve il suo nome al fatto di essere stata utilizzata come via d'accesso al di qua delle Alpi dai Franchi, che ne fecero il più importante collegamento tra l'ambiente mitteleuropeo e le regioni del Mediterraneo. Inoltre fu battuta dai cavalieri templari che dovevano raggiungere Gerusalemme durante il periodo delle Crociate. Essendo un percorso che attraversa l'Europa e si sviluppa per lunga parte in Italia, dal Gran San Bernardo fino a Roma e quindi Brindisi, rappresenta l'occasione per coniugare le diverse realtà locali, in particolare quelle mosse dalla religione e legate al patrimonio monumentale, artistico, storico e paesaggistico.
Nella storia la Via Francigena, come tutte le grandi strade di attraversamento, ha consentito di instaurare elementi di comunicazione tra le diverse culture locali, attivando anche scambi commerciali e rapporti tra le popolazioni. Non a caso, il Consiglio d'Europa, il 21 aprile del 1994 ha dichiarato la Via "Grande itinerario culturale europeo", come il Cammino di Santiago di Compostela in Spagna.