Le nuove tecnologie 'mobile-friendly', come le app, costituiscono un valido supporto per migliorare la comunicazione tra medico e paziente, consentendo un follow up quotidiano e un migliore stato di salute per chi è colpito da tumore del polmone. E' la conclusione di uno studio francese presentato al 52.esimo congresso della Società americana di oncologia clinica (Asco), in corso a Chicago fino al 7 giugno.
I risultati dello studio multicentrico di fase III mostrano come la sopravvivenza media dei pazienti che utilizzano un'applicazione ad hoc (Moovcare) sia di 19 mesi contro un’aspettativa media di 12 mesi di chi invece ha usufruito di un follow-up standard. Inoltre, i pazienti che hanno usato l’applicazione, dimostrano complessivamente un migliore stato di salute.
"Attraverso questa conveniente e semplice applicazione online, siamo in grado di rilevare le complicazioni, cogliere immediatamente segnali di possibili ricadute e offrire cure appropriate tempestivamente", ha detto l’autore dello studio, Fabrice Denis, ricercatore dell’Institut Jean Bernard a Le Mans, in Francia. "Questo approccio introduce una nuova era di follow-up, in cui i pazienti possono dare e ricevere un feedback continuo dal proprio oncologo. Lo studio ha coinvolto 133 pazienti con un cancro ai polmoni che, dopo trattamenti chemioterapia, radioterapia o intervento chirurgico sono stati sottoposti a follw-up con la nuova app oppure secondo la metodologia standard. I risultati mostrano che dopo un anno il 75% dei pazienti monitorati con l’applicazione web era ancora in vita contro una percentuale del 49% fra gli altri. Inoltre, il 74% dei pazienti che si sono avvalsi dell’applicazione web è risultato in un buono stato di salute, rispetto a un terzo dell'altro gruppo.