I paesi del G7 e alleati adotteranno criteri di affidabilità per tecnologie pulite come chip e batterie per contrastare l'influenza cinese, evidenziando l'importanza della sicurezza dei dati e dell'impronta ambientale.
Il Vicepresidente della Commissione Europea, Margarethe Vestager, durante una conferenza negli Stati Uniti ha affermato che i paesi del G7 – Canada, Francia, Germania, Italia, Giappone, Regno Unito, Stati Uniti – e altri paesi che abbiano una visione simile, dovranno sviluppare una lista di criteri di affidabilità per le tecnologie pulite critiche, come chip e batterie.
" Mentre continuiamo a sviluppare la strategia per le tecnologie pulite, dobbiamo riflettere sulla questione dell'affidabilità. Questi prodotti diventano connessi. E sempre più, sono una parte essenziale della nostra infrastruttura critica di energia e di trasporto" , ha detto Vestager.
I criteri, secondo Vestager possono includere l'impronta ambientale, i diritti dei lavoratori, la cybersecurity e la sicurezza dei dati, e dovrebbero essere oggettivi e indipendenti. "Questi criteri si applicherebbero a tutti i produttori affidabili in tutto il mondo così raggiungere una massa critica e allineare la nostra competitività con i valori che condividiamo", ha continuato.
Vestager ha anche evidenziato come l'UE e gli Stati Uniti dipendano profondamente da paesi terzi nella maggior parte delle tecnologie critiche, nelle catene di approvvigionamento, e nei materiali grezzi necessari per produrle.
"E in quest'area, la Cina ha costruito una forte posizione, non sempre giocando lealmente. La Cina è per noi simultaneamente un partner, un concorrente economico e un rivale sistemico. E le ultime due dimensioni stanno sempre più convergendo", ha aggiunto il vice presidente della Commissione Europea.