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Gen Z, come cambiano le regole degli appuntamenti online

Presentato da Tinder il nuovo report The Future of Dating: parola d’ordine autenticità

Gen Z, come cambiano le regole degli appuntamenti online
24 maggio 2023 | 19.42
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Il 69% degli Italiani ritiene che il futuro degli appuntamenti romantici sarà molto diverso da adesso, e più della metà dei Millennial affermano come il mondo del dating è più sano adesso per chi ha 18-25 anni, rispetto a quando loro avevano la stessa età. Sono alcuni dei dati che emergono dal report The Future of Dating 2023, un racconto attraverso i dati che rivela come i membri tra i 18 e 25 anni stiano rivoluzionando il modo in cui ci relazioniamo agli altri, riscrivendo le regole e gli standard dettati dalle generazioni precedenti. "A Renaissance in Dating, Driven by Authenticity - La nuova era del dating, parola d’ordine: autenticità" è il secondo report The Future of Dating di Tinder, che segue quello rilasciato nel 2021 relativo alle tendenze di dating emerse durante la pandemia. Con il ritorno alla normalità, il report di quest’anno individua nuovi trend e abitudini, costruite su tre pilastri fondamentali: inclusività, tecnologia e, soprattutto, autenticità.

"Nel 2023, Tinder sarà usato soprattutto dalla Generazione Z”, afferma Faye Iosotaluno, COO di Tinder. “Sono giovani che influenzano la società e sfidano le regole in modo davvero profondo. Nessun’altra generazione aveva mai avuto un impatto così forte su tradizioni, mode, costumi, politiche, tecnologie e culture. La Gen Z sta guidando il più grande cambiamento che sia mai avvenuto nella storia del dating, rivoluzionando anche il concetto stesso di appuntamento.” Circa l’80% di chi ha 18-25 anni considera il proprio benessere una priorità quando frequenta qualcuno. Inoltre, il 79% ritiene che potenziali partner debbano condividere questo tipo di approccio. Non solo: il 75% di giovani single conferma di trovare più attraente un Match che lavora sulla propria salute mentale (o che è disposto a farlo).

La Gen Z dà più importanza a qualità basate sui valori, come la fedeltà (79%), il rispetto (78%) e la mentalità aperta (61%). L’aspetto fisico invece è importante solo per il 56% di loro. Questo approccio si traduce in quello che Paul Brunson, esperto globale di Tinder in materia di relazioni, definisce “Tutto o niente”. La Gen Z è disposta a mostrare la propria personalità senza filtri e maschere, prendere o lasciare. Quando si tratta di appuntamenti, creare connessioni reali e autentiche rimanendo fedeli al proprio io è in cima alle priorità dei giovani su Tinder. Avere idee e opinioni chiare è fondamentale e in questo, l'alcol, o meglio la sua mancanza, gioca un ruolo cruciale: il 72% degli iscritti a Tinder afferma apertamente sul profilo che non beve alcolici o che lo fa solo occasionalmente.

Dopo il periodo dei lockdown, i giovani di Tinder hanno rivalutato l’importanza del proprio tempo e infatti il 51% dei Gen Z ha affermato che cerca sempre un modo per incastrare anche le relazioni fra i mille impegni quotidiani. Oltre due terzi (il 68%) degli utenti intervistati affermano di usare le app di dating quando sono al lavoro, con la funzione Work Mode di Tinder che viene visitata in media ogni 4 secondi. Giochetti e “strategie di conquista” non fanno parte della indole della Gen Z Il report di Tinder dimostra infatti che, rispetto ai dater di età superiore, i giovani hanno il 32% in meno di probabilità di sparire con una persona (il cosiddetto “ghosting”). Inoltre, il 77% degli utenti di Tinder risponde a una persona che gli interessa nel giro di 30 minuti, il 40% risponde in massimo 5 minuti e più di un terzo risponde immediatamente. Questo dato è ancora più interessante se si confronta con il modo in cui i Millennial consideravano gli appuntamenti 10 anni fa: il 73% di chi oggi ha tra i 33-38 anni concorda che le “strategie di conquista” (come farsi desiderare apposta, dare segnali poco chiari, sondare il terreno) erano considerate la normalità quando avevano 18-25 anni, mentre oggi non lo sono più2.

Sebbene la Gen Z sia meno interessata al matrimonio rispetto alle generazioni precedenti, Paul Brunson ritiene che "avrà matrimoni lunghi e felici. Crescita personale, benessere mentale e intenzioni chiare: queste sono tutte le priorità della Gen Z e sono solide fondamenta per avere un giorno matrimoni più sani e a lungo termine". Ciò che effettivamente conta per la Gen Z sono le persone, ciascuna con la propria unicità. L'80% dei membri di Tinder intervistati afferma di aver conosciuto e incontrato una persona di un’altra etnia o cultura. Due terzi degli utenti intervistati (circa il 66%) ha ammesso che grazie a Tinder ha potuto conoscere e frequentare più gente al di fuori della propria cerchia sociale, conoscendo persone che altrimenti non avrebbe mai potuto incontrare nella quotidianità. Questo dato è rilevante anche per i membri della comunità LGBTQIA+, che riconoscono Tinder come un luogo sicuro in cui fare coming-out, ancora prima di farlo con familiari o amici. "Su Tinder, i membri della comunità LGBTQIA+ sono un gruppo in rapida crescita e le persone che si identificano come non binarie sono aumentate del 104% nell'ultimo anno”, afferma Paul Bronson. “L'accettazione delle differenze da parte delle nuove generazioni e il loro modo inclusivo di vivere il genere e la sessualità sono le forze trainanti di una nuova era. Un approccio che sta aprendo la strada alle generazioni future, permettendogli di abbracciare il loro vero io”.

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