Pur non essendo parte dell'UE la Svizzera segue l'esempio del blocco europeo, che ha stabilito nel giugno 2022 di adottare un solo formato di ricarica entro la fine del 2024
La Svizzera si sta preparando per un cambiamento nel settore tecnologico: entro il 2024, introdurrà l'USB-C come standard universale per le porte di ricarica dei dispositivi elettronici, allineandosi così con le politiche dell'Unione Europea. Questa mossa, annunciata dal Consiglio Federale svizzero, mira a semplificare la vita dei consumatori, consentendo l'utilizzo di un unico caricabatterie per una varietà di apparecchi, a prescindere dal produttore. La riforma delle attuali normative porterà all'adozione di protocolli di ricarica uniformi basati sullo standard USB-C, non solo per i telefoni cellulari ma anche per altri dispositivi con componenti radio e wireless. Pur non essendo parte dell'UE, la Svizzera segue l'esempio del blocco europeo, che ha stabilito nel giugno 2022 di adottare l'USB-C come porta di ricarica comune entro la fine del 2024.
Il passaggio all'USB-C, previsto per avvenire "contemporaneamente" a quello dell'UE, secondo il Consiglio Federale, non solo facilita l'uso di un caricabatterie comune in viaggio, ma promuove anche la sostenibilità e aiuta a ridurre i rifiuti elettronici. Questa evoluzione rappresenta una sfida particolare per Apple, che tradizionalmente utilizza il connettore Lightning per i suoi smartphone. Adattandosi ai nuovi standard, Apple ha già introdotto porte USB-C nella sua recente serie di iPhone 15, lanciata a settembre, segnando un cambiamento significativo nella sua strategia di design dei prodotti.