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Animali: Ciwf, nuova petizione contro export fuori dall'Ue

Animali: Ciwf, nuova petizione contro export fuori dall'Ue
25 settembre 2017 | 10.57
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"Ogni anno l’Unione europea 'esporta' in Medio Oriente, Nord Africa e Turchia oltre due milioni di bovini e ovini. Gli animali, stipati in camion sovraffollati, sono trasportati via strada per lunghissimi viaggi diretti in Turchia o ai porti marittimi nel Sud Europa, dove vengono imbarcati e trasportati via mare in Medio Oriente e in Nord Africa. Qui spesso vengono macellati in maniera brutale". Nell’agosto 2017, gli investigatori di Ciwf hanno trascorso 10 giorni al confine tra Turchia e Bulgaria per verificare le condizioni degli animali in transito.

"Hanno visto un numero altissimo di animali passare il confine - spiega Ciwf, associazione che lavora per la protezione e il benessere degli animali da allevamento - Con temperature ben al di sopra dei 30°, gli animali erano in cattivo stato di salute a causa delle condizioni sui camion, non igieniche e pericolose, della totale inosservanza della normativa e del disinteresse apatico dei soggetti preposti alla loro tutela. 500 pecore sono rimaste bloccate al confine per ben 4 giorni senza bere e senza mangiare. Gli investigatori hanno fornito moltissime informazioni che Ciwf ha provveduto ad inoltrare alle Autorità coinvolte", denuncia l'associazione.

Il valore dell’esportazione di animali vivi dall’Ue vale 4 miliardi, secondo Eurostat. La scorsa settimana Eurogroup for Animals ha consegnato 1 milione di firme di cittadini europei al Commissario europeo per la salute e la sicurezza alimentare Vytenis Andriukaitis e grazie a questa iniziativa il tema è stato inserito nell’agenda politica dell’Unione: sarà creato un sottogruppo di lavoro che avrà lo scopo di rivedere l’attuale sistema di regole che disciplinano il trasporto su animali vivi a lunga distanza.

Per mantenere viva l'attenzione sull'argomento e ribadire le richieste dei cittadini, Ciwf ha lanciato una nuova petizione internazionale per chiedere questa volta al presidente della Commissione europea Juncker e ai Commissari al Commercio Malmström e all’Agricoltura e Sviluppo rurale Hogan di vietare le esportazioni di animali vivi fuori dall’Unione europea.

"Questo crudele commercio avviene in violazione del trattato sul funzionamento dell'Unione europea. L’articolo 13 riconosce gli animali quali 'esseri senzienti' e stabilisce che, nella formulazione e nell’attuazione delle politiche dell'Unione nel settore dell’agricoltura e del trasporto, la Commissione e gli Stati membri tengano pienamente conto delle esigenze in materia di benessere degli animali - dice Annamaria Pisapia, direttrice di Ciwf Italia Onlus - Certamente permettere l’esportazione di animali tramite viaggi a lunga distanza verso Paesi in cui essi, dopo sofferenze di giorni, potrebbero essere macellati con metodi estremamente brutali non tiene affatto conto del benessere degli animali. Si tratta di un commercio tanto barbaro quanto spietato, che deve essere proibito il prima possibile. Ogni animale che soffre le pene dell'inferno durante queste crudeli esportazioni è una vergogna per l'Europa e quindi per tutti noi".

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