“Rimango veramente stupita dalle dichiarazioni del presidente Malagò al punto che credo non sia adeguatamente informato. La riforma è il frutto del totale coinvolgimento di tutte le componenti sportive, incluso il Coni, oltre che della condivisione con le parti politiche, e proprio grazie a questo sforzo comune abbiamo evitato che il decreto sul lavoro sportivo, come originariamente concepito, mettesse in ginocchio dal primo gennaio 2023 il mondo dello sport". Lo ha dichiarato la Sottosegretaria con delega allo Sport, Valentina Vezzali, in merito alle dichiarazioni rilasciate dal presidente del Coni, Giovanni Malagò, al termine della Giunta svoltasi oggi sulla riforma del lavoro sportivo. “Per noi è profondamente sbagliato non ascoltare chi rappresenta il mondo dello sport. Disconosciamo il metodo, il vantaggio di fare questo lavoro senza interpellarci. Se non sei mai stato presidente di una asd, perché scrivi una legge senza conoscere la ricaduta sul campo del problema?”, ha sottolineato Malagò sulle ultime novità del decreto approvato nelle scorse settimane dal Consiglio dei Ministri.
"Siamo riusciti a contemperare le esigenze dei lavoratori con quelle dei datori di lavoro. In tutto questo il Coni è stato coinvolto fin dall’avvio del procedimento di consultazione pubblica per tutti i portatori di interesse del mondo dello sport, del quale è stato direttamente informato e il 13 ottobre 2021 vi ha partecipato con suoi rappresentanti, inviando anche una nota scritta con le sue proposte, seguita da una seconda nota scritta, che abbiamo tenuto presente nell’elaborazione del decreto correttivo sul lavoro sportivo. Alla consultazione pubblica hanno partecipato, tra gli altri, federazioni sportive nazionali, discipline sportive associate ed enti di promozione sportiva, come gli stessi presidenti potranno confermare”, ha aggiunto la Vezzali.