Ritiri, defezioni, condizioni fisiche precarie. E McEnroe si prende il covid
"Ho preso il virus US Open. Mi sento uno schifo". E' una frase che negli ultimi 10 giorni hanno pronunciato diversi tennisti e tenniste all'US Open 2023, ultimo torneo del Grande Slam in corso a New York. Mentre nella Grande Mela si rivedono mascherine e si monitora la variante Pirola del Covid, tra spogliatoi e campi sembra serpeggiare un virus che ha debilitato più di un atleta. I protocolli non prevedono tamponi per i giocatori, non c'è nessuna base per ipotizzare correlazioni e collegamenti con l'aumento dei contagi covid registrato nelle ultime settimane nel nordest degli Usa.
L'elenco di giocatori 'acciaccati', con sintomi simili a quelli dell'influenza, si arricchisce. Ons Jabeur, una delle big del circuito Wta, ha dovuto fare i conti con una condizione precaria. L'austriaco Dominc Thiem si è dovuto ritirare nel secondo set al secondo turno, a causa di un virus che l'ha colpito allo stomaco. Emil Ruusuvuori ha gettato la spugna prima dell'esordio. Tennys Sandgren, che non ha superato le qualificazioni, al ritorno a casa ha fatto il punto sulle proprie condizioni: "Ho preso il virus US Open. In un certo senso sono ancora nel torneo, ma sono a casa". In campo, le telecamere hanno immortalato il polacco Hubert Hurkacz in difficoltà sulla panchina, al cambio di campo del match col britannico Jack Draper.
Il New York Times spiega che non solo i giocatori sono stati colpiti da disturbi più o meno lievi. John McEnroe, uno dei più grandi interpreti del tennis e oggi commentatore per Espn, è risultato positivo al covid dopo aver avvertito sintomi. All'US Open, d'altra parte, arrivano ogni giorno migliaia di spettatori e l'ingresso agli impianti, come ormai in ogni manifestazione sportiva, è vincolato solo al possesso del biglietto. Fino al 2021, per accedere agli spalti era necessario esibire un certificato di vaccinazione.