"Mai detto che Jannik avrebbe bisogno di 2 vite per battere i miei primati"
"Io facevo le classifiche da solo? La battuta di Panatta è fuori luogo. Sinner? Non ho mai detto che gli servirebbero due vite per battere tutti i miei record". Nicola Pietrangeli in campo tra Jannik Sinner e Adriano Panatta. Il totem del tennis italiano rende omaggio al 22enne azzurro, nuovo numero 2 del mondo dopo il trionfo a Miami, e si toglie qualche sassolino dalla scarpa dopo le battute con cui Panatta si è espresso sul passato e sul presente (e futuro) del tennis tricolore.
"I record sono fatti per esser battuti, quindi giusto così. Voglio dire una cosa una volta per tutte: tempo fa mi hanno accusato di aver affermato che a Sinner servirebbero due vite per battere tutti i miei record. Ecco, io non l'ho mai detto, volevo solo spiegare che è impossibile numericamente batterne uno, quello della Coppa Davis", dice Pietrangeli a Un giorno da pecora.
"Gli altri invece certo che si possono battere, lui ha 22 anni, è bravissimo e sono molto contento per ciò che sta facendo, sarei stupido a pensarla diversamente. Certo, hai voglia ancora di superarli tutti, ci vuole ancora tempo ma lui può farlo. Quando Jannik finirà la carriera poi si tireranno le somme", aggiunge.
In un'intervista al Corriere della Sera, Panatta ha detto che Pietrangeli si faceva le classifiche da solo. Cosa intendeva dire? "Non lo so, non so perché lo abbia detto - risponde Pietrangeli - so che in Italia c'è una malattia che si chiama gelosia o invidia". Panatta è geloso di lei? "Io non l'ho detto. Ma vi domando: come avrei fatto a stilare la classifica da solo? E' una battuta fuori luogo e anche inaspettata. Quando chiamerete Panatta, richiamate anche me...".