Siamo fuori dai Mondiali. Lo scatto d'orgoglio che tutti aspettavano non c'è stato. I 90 minuti in cui si doveva giocare il tutto per tutto sono passati uno dopo l'altro senza gol. Un risultato che manda l'Italia all'inferno. Una condanna. Una macchia indelebile sulla storia del calcio italiano.
Dopo quasi 60 anni gli azzurri rivivono l'incubo della mancata qualificazione ai Mondiali. A Russia 2018 saremo solo spettatori. Dopo l'1-0 di Solna di venerdì scorso, era chiaro che per gli uomini di Ventura la strada fosse in salita, ma fino all'ultimo tutti hanno creduto che sarebbe arrivata l'impresa. Invece è successo l'incredibile e oggi, per la seconda volta nella sua storia, la nostra nazionale resta fuori dai Mondiali.
Non ci saranno notti magiche, né maxischermi nelle città, tutta l'Italia resta in panchina. Niente riti collettivi, niente bar sport in ogni angolo di strada, niente ct improvvisati.
Il giorno dopo la sconfitta brucia ancora di più. Fanno male le lacrime di Buffon, uno degli eroi di Germania 2006. Quella notte di Berlino sembra oggi lontanissima. Ora ci sarà un'analisi di questo gigantesco fallimento, si cercherà di capire come è potuto succedere l'impensabile. Alla fine si elaborerà la sconfitta. Ma oggi no. Oggi per l'Italia è il giorno più brutto.