Per la pista del bob, skeleton e slittino a Cesana "ormai siamo all'ultima chiamata: o adesso o mai più, se da questa cabina di regia non viene fuori luna decisione su Cesana sicuramente allora tramonta l'idea di fare, di gareggiare in Italia". Lo dice all'Adnkronos il dt del settore bob della Fisi, Maurizio Oioli, riferendosi alla cabina di regia su Milano-Cortina prevista per oggi alle 17 a palazzo Chigi e alla decisione da prendere sul recupero della pista piemontese. "Per quanto ne so io a Cesana non ci sono grandi lavori da fare, è stato scritto di tutto e di più ma secondo me senza grande cognizione di causa, perché la pista è sì stata chiusa ma non è che avesse dei problemi strutturali da risolvere, non ci sono grandi interventi da fare".
Ma andare all'estero sarebbe un dramma? "Dipende da cosa si intende per dramma, noi abbiamo un sacco di difficoltà non potendoci allenare in Italia, penso che sia facile da intuire che anche a livello logistico e a livello di costi per noi sono sacrifici importanti quelli di andare all'estero ad allenarci. Senza contare che è impossibile costruire un movimento importante non avendo un impianto in Italia". Né costerebbe meno spostare le gare oltralpe: "Credo che non ci sia assolutamente nessun tipo di risparmio a fare quella gara all'estero: qualcuno crede che se andiamo a St. Moritz la pista sarebbe gratis? Io penso che ci sarebbe un grande dispendio economico, cosa che al momento non è stata valutata appieno. Cesana si è proposta, ha presentato un progetto, se venisse avallato si aspetterebbe eventualmente la ratifica da parte del Cio per la messa in opera o meno".
A quanto si apprende, in un recente sopralluogo i tecnici hanno trovato il liquido refrigerante ancora nell'impianto e stimano il costo del recupero di Cesana sotto i 15 milioni; la pista, rivolta a sud, potrebbe essere coperta da pannelli solari che oltre a generare l'energia necessaria all'impianto farebbero anche ombra abbassando l'impegno energetico per mantenere il ghiaccio.