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Federica Brignone vince il superG di Kvitfjell

La gara tormentata dalle molte interruzioni a causa della nebbia che imperversava sul tracciato

Federica Brignone - (Afp)
Federica Brignone - (Afp)
03 marzo 2024 | 13.56
LETTURA: 3 minuti

Strepitosa vittoria di Federica Brignone nel secondo superG di Kvitfjell, gara tormentata dalle molte interruzioni a causa della nebbia che imperversava sul tracciato. Anche quando è scesa Federica la nebbia ostacolava la visibilità, ma la carabiniera valdostana ha affrontato con gran coraggio la pendenza, mettendo in pista una sciata pressoché perfetta e staccando nettamente tutte le avversarie. 1’37″30 il tempo della Brignone, ben 61 centesimi meglio della più diretta avversaria, Lara Gut-Behrami, che oggi si deve accontentare del secondo posto, e 79 centesimi prima di Ester Ledecka, che torna sul podio di Coppa del mondo.

Si tratta della vittoria numero 25 per la Brignone, la decima in superG, la quarta della stagione, e del podio numero 66 della sua lussuosa carriera. Una gara vinta con il coraggio e la tecnica, ma anche con molta intelligenza tattica, con Federica in grado di correggere i piccoli errori commessi nella gara di sabato per capitalizzare al massimo la sua velocità.

La classifica di specialità non subisce scossoni e vede sempre in testa Gut-Behrami con 540 punti, contro i 471 di Hutter e i 466 di Brignone, che però mantiene aperta la teorica possibilità di portare a casa la coppa nell’ultima gara stagionale, a Saalbach, anche se non sarà semplice recuperare i 74 punti di svantaggio. Nella generale Brignone agguanta il secondo posto con 1268 punti, dietro a Gut-Behrami a quota 1594, e davanti a Mikaela Shiffrin a 1209.

Più attardate le altre azzurre: Marta Bassino chiude al 15/o posto con 1″92 di svantaggio, 18/a è Roberta Melesi a 2″47, 22/a Laura Pirovano a 3 secondi, 25/a Teresa Runggaldier a 3″19. La giuria ha quindi deciso di fermare la gara al numero 41. La gara è valida.

“Ho sempre detto che non voglio vincere una gara-pacco - ha ricordato Brignone - Può succedere facendo uno sport outdoor che ci siano condizioni particolari. Oggi non posso certo dire di essere scesa con le migliori condizioni, basta guardare le immagini. Poi, probabilmente, qualche atleta che è scesa dopo di me ha trovato condizioni peggiori: mi dispiace. Sono migliorata moltissimo in velocità rispetto allo scorso anno, ci ho lavorato tanto, anche con mio fratello, e poi devo ringraziare il mio skiman Sbardellotto che mi mette sempre nelle condizioni migliori. Oggi è stato più tosto il post-gara, che la gara. Nessuno vedeva troppo oggi, bisognava adattarsi. In generale nelle gare dove c’è attesa riesco ad attivarmi al momento giusto. Mi sto divertendo e mi piace quello che faccio. Non vedo per quale motivo dovrei smettere. Poi a fine stagione farò come sempre le valutazioni. Ho lo stesso numero di podi di Stefania Belmondo, atleta che stimo moltissimo. Sono numeri importanti. Penso che a Are farò anche lo slalom e vorrei finire la stagione al mio massimo”.

“Ad un certo punto, non riuscivo più a vedere da una porta all’altra - ha lamentato Bassino - e così è stato davvero impossibile fare la prestazione. Adesso rimaniamo qui a fare due giorni di allenamento in gigante e poi partenza per Are”. "Penso di essere nelle 25 – ha detto Melesi - ma oggi non sono riuscita a dare il 100%, devo migliorare e mettere insieme tutti i pezzi della gara”.

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